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Contro l’odio per le persone diversamente abili

Tante, ancora oggi, le persone con disabilità vittime di pregiudizi

di Chiara Scucces -

“Vite indegne di essere vissute”: questo erano per il Nazismo le persone con disabilità, vite da non tenere in considerazione ma da eliminare, anzi sterminare, senza pietà e senza rimorsi. I nazisti hanno strappato la vita a circa 300.000 persone con disabilità, compresi i bambini, soprattutto quelli che presentavano disturbi mentali, malattie genetiche o malformazioni. Una visione della disabilità distorta, errata e senza fondamento che purtroppo, ancora oggi, non sembra essere stata ancora eliminata, denuncia l’ANFFAS. Tante, ancora oggi, le persone con disabilità vittime di pregiudizi, stereotipi, segregazione, violenza, maltrattamenti, discriminazioni, pregiudizi e negazioni di diritti. Anche Anffas in occasione della Giornata della Memoria celebrata in tutto il mondo, desidera commemorare le persone con disabilità vittime dell’Olocausto, sterminate insieme agli ebrei, dissidenti politici, minoranze etniche ed omosessuali.