Attualità
Dialisi in Sicilia al collasso, insorgono le associazioni
Ritardi nei pagamenti e caos normativo, le associazioni chiedono un incontro urgente all’assessore Faraoni
Il sistema sanitario siciliano è nel caos e i Centri di dialisi sono ormai al collasso. Ritardi nei pagamenti fino a quattro mesi, gestione disomogenea da parte delle Asp, rimborsi incerti e un decreto regionale atteso da sei mesi ma che non arriva: è un quadro drammatico quello denunciato da Adip, Ads, Ascea e Arcade, le principali associazioni che in Sicilia si occupano di dialisi per oltre 5mila pazienti.
Il problema, spiegano, è legato a una “vacatio legislativa” che sta mettendo in ginocchio le strutture: “Sta creando ulteriori difficoltà economiche alle strutture dialitiche, già al collasso”, si legge nella nota congiunta inviata all’assessore regionale alla Sanità, Daniela Faraoni.
Le associazioni lamentano l’assenza di criteri oggettivi nella gestione dei fondi da parte delle Asp, con differenze macroscopiche tra province, e ricordano che il 6 maggio scorso, durante un incontro ufficiale, l’assessore Faraoni aveva promesso un confronto dedicato con i rappresentanti della dialisi. Ma da allora, sono passati 22 giorni senza alcuna convocazione, mentre la situazione continua a peggiorare.
Tra le criticità segnalate, anche la mancata applicazione dell’aumento del 3,5% delle tariffe, previsto dalla legge nazionale per tutti gli operatori del sistema sanitario. “La Regione sta violando la norma – scrivono le associazioni – e non riconosce quanto dovuto alle strutture, aggravando una situazione già drammatica”.