Ambiente

Rifiuti, Schifani lavora per scongiurare nuova emergenza

La Regione lavora per scongiurare l'ennesima emergenza rifiuti dettata dalla possibile chiusura dell'impianto Tmb di Lentini. Allo studio una nuova ordinanza per venire incontro ai problemi di saturazione degli spazi disponibili sollevati dagli amministratori della struttura di contrada Codavolpe. Intanto le opposizioni chiedono le dimissioni degli assessori competenti

di Bruno Capanna -

Si profila una nuova ordinanza del Presidente della Regione Renato Schifani, questa volta inattaccabile rispetto alle 2 precedenti, per scongiurare una nuova emergenza rifiuti in circa 200 comuni siciliani, tra cui Catania, legata alla paventata chiusura dell’impianto di trattamento meccanico biologico dell’indifferenziato della Sicula Trasporti di Lentini.

Le difficoltà riguardano la saturazione degli spazi disponibili per lo stoccaggio della frazione secca visto che, hanno evidenziato gli amministratori giudiziari, è arrivata la disponibilità al conferimento e all’avvio delle procedure di omologa da soli due impianti rispetto ai 4 citati dall’ultima ordinanza. Il problema sostanziale dell’impianto di contrada Codavolpe è legato alla Via, la valutazione di impatto ambientale per la quale si sta lavorando.

Da ieri si è aperto a Palermo un tavolo voluto dal governatore Schifani alla presenza di assessori competenti e tecnici, tra cui Domenico Baratta della commissione specialistica per il rilascio delle autorizzazioni ambientali regionali ed il direttore tecnico della Sicula Trasporti Marco Morabito. “Tutti gli uffici della Regione – ha sottolineato Schifani – sono stati mobilitati per l’individuazione di immediate soluzioni alle problematiche sollevate dagli amministratori di Sicula Trasporti, ai quali va il nostro ringraziamento per la interlocuzione responsabile e di profondo senso istituzionale.”. La vicenda suscita la presa di posizione delle opposizioni. Per la segretaria provinciale etnea del Pd Maria Grazia Leone, Schifani, che è anche commissario per l’emergenza, “deve prendersi le sue responsabilità: rimuova subito gli assessori chiamati in causa nei giorni scorsi o sia pronto lui stesso a rassegnare le dimissioni”.

A chiedere la testa degli assessori anche il deputato regionale Giuseppe Lombardo di Sud Chiama Nord.  Secondo i colleghi del Movimento 5 Stelle Jose Marano, Cristina Cimminisi e Adriano Varrica “non c’è pace per i cittadini siciliani che pagano le conseguenze di un sistema, quello dello smaltimento dei rifiuti, che è letteralmente ostaggio dei privati e di un governo incapace di individuare soluzioni strutturali”.