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Rimodulazione fondi del PNRR. Non c’è la casa di comunità
Mancano solo 873 giorni alla chiusura del PNRR, lo SPI CGIL ibleo chiede una rimodulazione dei fondi PNRR e avvierà una campagna di informazione, sensibilizzazione e mobilitazione affinché Ragusa e i ragusani abbiano la propria casa di comunità
Lo SPI CGIL ibleo chiede una rimodulazione dei fondi PNRR e si farà carico di sensibilizzare le istituzioni perché si recuperi il tempo perduto in quanto non è inserita la casa di comunità di Ragusa. La Giunta di Governo Regionale su proposta dell’assessora alla Salute Giovanna Volo, ha varato una delibera con la quale finanziando la ristrutturazione e l’ampliamento dell’Ospedale Civico di Palermo ha trovato le risorse per il completamento degli investimenti in tema di sanità territoriale e della messa in sicurezza di alcuni ospedali siciliani, previsti dalla Missione 6 del PNRR.
“La delibera di Giunta, commenta Saro Denaro, segretario generale dello SPI CGIL di Ragusa, si è resa necessaria per far fronte ai tagli operati dal Governo Meloni effettuati a seguito della revisione del PNRR del dicembre scorso. Potranno, quindi, realizzarsi le strutture previste nel 2021. Nello specifico in provincia di Ragusa si dovrebbero realizzare tra le altre delle case comunità e nell’elenco non c’è il comune di Ragusa.
Le case di comunità sono il primo passo verso un’attenzione maggiore sul diritto alla salute dei cittadini. “Nelle settimane scorse – continua Saro Denaro- è stato detto che si sarebbe trovata la soluzione ma a tutt’oggi a parte le parole e gli impegni, nulla di concreto si è realizzato. Anche se il periodo feriale chiediamo alle istituzioni locali e alle forze politiche ragusane di fare sentire la loro voce, ormai mancano solo 873 giorni alla chiusura del PNRR, il tempo, quindi, stringe e non possiamo non garantire il diritto dei ragusani ad avere la loro casa di comunità”.