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Soldi a ex sindaco, Luca Cannata si difende

La Procura di Siracusa ha aperto un'inchiesta sul caso di presunti contributi in contanti che alcuni ex consiglieri e assessori del Comune di Avola avrebbero erogato all'ex sindaco, oggi deputato nazionale di Fratelli d'Italia, Luca Cannata quando era primo cittadino. Il fascicolo è aperto a modello 45, per atti non costituenti reato e quindi al momento senza indagati. Cannata si difende

di Chiara Scucces -

“Un quadro di normale autofinanziamento “colletta” raccolta tra gli assessori per auto mantenimento dell’attività politica”. Queste le parole del parlamentare nazionale Luca Cannata sul caso di presunti contributi in contanti che alcuni ex consiglieri e assessori del Comune di Avola avrebbero erogato a Cannata quando era primo cittadino.  La Procura di Siracusa ha aperto un fascicolo a modello 45, per atti non costituenti reato e quindi al momento senza indagati.  Al quotidiano La Sicilia di ieri, alcuni esponenti della giunta di Avola e del consiglio comunale avevano raccontato di avere pagato quote in contanti all’ex sindaco e al suo staff per il funzionamento della segreteria politica, incluso l’affitto dei locali.  Luca Cannata, nell’esercitare il suo diritto di replica, aveva parlato di persone “buttate fuori dal nostro gruppo politico che in combutta con i miei oppositori stanno cercando di creare uno scandalo su di me per screditarmi”. “Noi – ha sottolineato Cannata- non chiediamo soldi a nessuno, ce li mettiamo di tasca nostra e di questo dobbiamo essere orgogliosi. Ognuno può contribuire come meglio crede. Io non ho mai preso contanti. “E’ chiaro le collette e le raccolte fondi volontarie sono lecite come forme di autofinanziamento nei gruppi politici, associazioni e movimenti civici, purché rispettino alcune regole di trasparenza e correttezza. Cosa che ha seguito il nostro gruppo.” Il vice presidente della commissione bilancio alla Camera, inoltre, tiene a precisare: “Chiarisco che le somme cui si fa riferimento erano esclusivamente contributi volontari e liberali destinati a sostenere attività politiche e associative di un movimento giovanile civico, che all’epoca non aveva alcun legame con partiti nazionali. Questi contributi erano finalizzati a coprire spese di segreteria, eventi, iniziative di solidarietà e altre attività di autofinanziamento, come avviene normalmente in qualunque associazione o gruppo politico locale”.  E poi in tarda serata lo sfogo affidato alla sua pagina facebook: “Ne ho viste tante, ne ho superate tante e di più complicate..sono abituato agli attacchi, alle polemiche, non ci faremo fermare da regie occulte” e ringrazia chi gli sta manifestando solidarietà e vicinanza.