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Restituita la Cappella di San Giorgio alla comunità

I lavori di restauro, dopo la caduta di calcinacci nel 2018, hanno riportato al suo splendore questo angolo del Duomo

di Chiara Scucces -

La statua di San Giorgio era stata sfrattata dalla sua cappella nel dicembre del 2018; qualche mese prima erano caduti dei calcinacci dalla parte sommitale della cappella che avevano destato allarme e preoccupazione. Nel 2020 la dichiarazione di inagibilità di questo splendido gioiello che, ieri pomeriggio, è stata restituita alla comunità dopo svariati mesi di lavori. I lavori sono stati finanziati per 330 mila euro da un emendamento dell’Onorevole Ignazio Abbate, ma non sarà l’unico finanziamento di cui potrà godere il Duomo

La consegna è stata tempestiva rispetto all’imminente festa di San Giorgio; quest’anno, finalmente, si riprenderà la tradizionale discesa del simulacro del santo cavaliere nella sera di Pasqua dalla Cappella come si è sempre fatto e come non si era più fatto dal 2018. Presenti alla restituzione della Cappella anche un folto gruppo di portatori di San Giorgio che sono già nel bel mezze dei preparativi per la festa di domenica 27 aprile

Il lavoro effettuato ha riportato all’antico splendore questo angolo della Chiesa che risultava fortemente compromesso a causa di infiltrazioni e cedimenti vari dell’intonaco che avevano spinto il Parroco e i portatori a spostare il simulacro in un angolo più sicuro. La valorizzazione del patrimonio ecclesiastico è funzionale non solo alla professione di fede ma anche all’interesse turistico visto che tantissimi visitatori si spostano da città anche lontane per vedere dal vivo le perle del barocco siciliano. C’era anche il Vescovo della Diocesi di Noto, monsignor Salvatore Rumeo che nella bellezza del Duomo di San Giorgio non può non vedere un segno della bellazza divina

L’auspicio è che questi interventi diventino essenziali per la custodia e la conservazione di tutto il patrimonio storico-artistico di Modica per evitare di vanificare gli sforzi compiuti nei restauri