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Santo Padre: il ricordo dei Vescovi di Ragusa e Noto

Profondo cordoglio e sentita gratitudine nelle diocesi di Ragusa e Noto per la scomparsa di Papa Francesco. I rispettivi vescovi, Monsignor Giuseppe La Placa e Monsignor Salvatore Rumeo, hanno inviato telegrammi di condoglianze al Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, esprimendo il dolore delle loro comunità e tracciando un commosso ricordo del pontificato del Santo Padre

di Pinella Rendo -

Monsignor Giuseppe La Placa, a nome suo e dell’intera Diocesi di Ragusa, ha sottolineato come la “gioia del Vangelo” abbia rappresentato l’anima del ministero petrino di Francesco, una gioia testimoniata con forza anche nelle difficoltà della malattia.

Il vescovo La Placa ha espresso la sua convinzione che questo segno distintivo accompagnerà il Papa al cospetto del Padre, anticipando la gloria eterna. In un giorno successivo alla Pasqua, le lacrime della diocesi si mescolano alla “gioiosa speranza del Signore risorto”. Dall’altra parte, Monsignor Rumeo, a nome della comunità diocesana di Noto, ha manifestato “i più vivi sentimenti di cordoglio” per la perdita dell’amato Pontefice.

La Chiesa di Noto, unendosi al sentire universale, ha espresso “gioiosa gratitudine” per il dono che Papa Francesco ha rappresentato per credenti e non credenti. Il vescovo di Noto ha evidenziato la chiarezza e il coraggio con cui il Santo Padre ha indicato all’umanità “la via sicura ma esigente del Vangelo”, un percorso inseparabile da un’azione decisa a favore dei più deboli e indifesi.

Il vescovo di Noto ha anche ricordato la fermezza con cui Papa Francesco ha esortato i potenti della terra all’impegno per la pace, condannando ogni forma di guerra e ingiustizia. La sua memoria, conclude il telegramma, rimarrà “viva e indelebile” nei cuori di coloro che lo hanno amato e accolto il suo magistero. La preghiera finale è che il Risorto accolga Papa Francesco nel suo abbraccio di misericordia e doni speranza alla Chiesa.

Questi messaggi di cordoglio provenienti dalla Sicilia orientale testimoniano il profondo impatto che Papa Francesco ha avuto sulle comunità locali, un pastore che ha saputo incarnare la gioia del Vangelo e farsi voce degli ultimi, lasciando un’eredità di fede e impegno sociale che continuerà a ispirare il cammino della Chiesa.