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Elezioni provinciali, resta fuori la Dc

E' stato eletto il nuovo Consiglio Metropolitano di Messina. Tra chi ha rispettato le previsioni, e chi è andato oltre le proprie aspettative, c'è anche chi è rimasto fuori da Palazzo dei Leoni come la Democrazia Cristiana che non è riuscita ad ottenere nessun seggio tra i 14 a disposizione.

di tcf -

Il mosaico è completo, i nomi dei 14 consiglieri metropolitani sono stati ufficializzati nel pomeriggio di ieri al termine dello spoglio iniziato alle 8 del mattino.

Non sono mancati, tuttavia, i colpi di scena. A fare la voce grossa è la lista “Avanti con Basile sindaco” che si è affermata come la più votata, conquistando 4 seggi grazie all’elezione di Giuseppe Crisafulli, Flavio Santoro, Carmelina Bambara e Daniela Zirilli. Immediatamente dietro la “Lega Salvini Premier” con 3 seggi che hanno visto nominare consiglieri Alberto Ferraù, Giuseppe Calabrò e Antonino Russo. 2 seggi a testa per “Fratelli d’Italia”, “Forza Italia – Berlusconi Partito Popolare Europeo” e “Partito Democratico – L’Alternativa”.

Ad essere eletti sono stati rispettivamente: Francesco Perdichizzi e Libero Gioveni per i meloniani; Carmelo Pietrafitta e Alessandra Milio tra gli azzurri; Felice Calabrò e Domenico Sebastiano Santisi per i dem. L’ultimo seggio disponibile è andato a Grande Sicilia con l’elezione di Ilenia Torre.

A rimanere a bocca asciutta è stata invece la Democrazia Cristiana, che alla vigilia sperava di ottenere almeno una piccola presenza all’interno del consiglio metropolitano e che invece è uscita dalle urne sfaldata e nettamente divisa. Alta l’affluenza registrata, con 1127 votanti su 1182 aventi diritto e una percentuale dell’89,3 per cento. Al termine dello spoglio sono state registrate 4 schede nulle e una scheda bianca. A votare sono stati sindaci e consiglieri comunali dei 108 comuni del capoluogo metropolitano, con un sistema di voto ponderato basato sulla popolazione residente.