Attualità

Perdite d’acqua e degrado in via Segrè a Gela

A nulla è servita l'istallazione dei famosi motorini e la segnalazione ad amministrazione e Caltaqua

di finmedia -

Nel cuore del quartiere Margi, i residenti di via Emilio Sagrè vivono ormai da oltre due mesi in una situazione di profondo disagio. Una persistente rottura nella rete idrica riversa l’acqua destinata alle abitazioni direttamente sull’asfalto, impedendo alle famiglie di riempire le proprie cisterne e costringendole a vivere con un’erogazione a singhiozzo. L’installazione dei cosiddetti “motorini” per il pompaggio dell’acqua, che doveva rappresentare una soluzione, si è rivelata completamente inefficace. Ad ogni turno di distribuzione, l’acqua si perde lungo la strada.

“È uno spreco insensato – racconta Piera Amico, una residente – perché ogni volta che l’acqua dovrebbe arrivare nei nostri serbatoi, finisce invece nella strada. Noi ci ritroviamo senza scorte e con la beffa di doverla comprare a caro prezzo da fornitori privati”. Nonostante le numerose segnalazioni inviate a Caltaqua e all’amministrazione comunale, nessuno è intervenuto per porre rimedio alla perdita. Anche la cognata di Pier, Grazia Portelli, a si dice amareggiata: “Non è solo un problema tecnico. È l’indifferenza che fa più male. Abbiamo scritto, telefonato, segnalato, ma da parte di chi dovrebbe garantire un servizio essenziale come l’acqua, nessuno si è fatto vivo. Sembra che questa zona sia dimenticata da tutti”.

Al problema idrico si aggiunge un altro fronte di disagio: l’incuria del verde pubblico. L’erba alta ha ormai invaso la marciapiedi e i cigli della strada, rendendo difficile anche camminare da soli in sicurezza. “Con l’arrivo del caldo, è un invito aperto a insetti, zecche, topi – continua Piera – e non mancano i serpenti nei punti più abbandonati. È una situazione fuori controllo”. La vegetazione incolta non solo contribuisce alla percezione del degrado, ma diventa anche rifugio per rifiuti ingombranti. “Abbiamo trovato vecchi materassi, mobili rotti e sacchi di spazzatura nascosti tra le sterpaglie. Qualcuno approfitta dell’assenza di controlli e trasforma questo angolo del quartiere in una discarica a cielo aperto”, denuncia ancora Piera in un secondo intervento.

A rendere tutto ancora più grave è la mancanza di telecamere di sorveglianza nella zona. “Non ci sentiamo sicuri – raccontano i residenti – e non è solo una questione di decoro. Qui manca il controllo, e dove non c’è controllo, si annida l’illegalità. Il minimo che chiediamo è un intervento strutturato: riparare la conduttura, ripulire la vegetazione, installare le telecamere”. Il grido d’aiuto di via Sagrè non è solo un lamento. È un appello accorato rivolto alle istituzioni affinché si assumano le proprie responsabilità. “Paghiamo le tasse come tutti gli altri – dicono – e pretendiamo un servizio idrico funzionante, strade pulite e sicurezza. Non chiediamo il paradiso, ma il minimo per vivere con dignità”. Nel frattempo, il disagio continua. L’acqua, bene primaria, continua a perdersi nell’asfalto. Il verde pubblico cresce come una giungla. E via Sagrè, nel cuore del quartiere Margi, resta inascoltata, tra promesse mancate e un degrado che ogni giorno si fa più pesante.