Messina

Arrestato piromane nel Messinese: incendiò 234 ettari per pascolo abusivo VIDEO

di Sergio Randazzo -

Un uomo di 59 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Taormina con l’accusa di incendio boschivo aggravato, per aver appiccato un devastante rogo che nel luglio del 2023 distrusse 234 ettari tra Taormina, Castelmola e Letojanni.

Danni ambientali e pericolo per edifici: roghi oltre i 3 metri

Le fiamme, che avevano superato i tre metri di altezza, bruciarono coltivazioni, aree boschive e fabbricati, provocando anche la temporanea chiusura del tratto autostradale tra Roccalumera e Taormina sull’A18. Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Messina, il 59enne avrebbe agito per rendere i terreni idonei al pascolo, nonostante non ne fosse il proprietario.

Fondi bruciati per “rigenerare l’erba” e lucrare sul pascolo

L’obiettivo dell’arrestato era quello di bruciare i terreni per favorire la crescita di nuova erba e poi sfruttarli a scopi personali, “concedendoli” in uso ad allevatori in cambio di denaro, millantando una disponibilità mai realmente posseduta. In alcuni casi, avrebbe perfino aiutato gli allevatori a scaricare gli animali e farli pascolare nei terreni colpiti dalle fiamme.

Coinvolto anche in un’indagine antimafia

Il 59enne era già stato arrestato il 13 marzo scorso nell’ambito di un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina per estorsione aggravata dalla finalità mafiosa. Ora, con l’ulteriore misura cautelare eseguita, si aggiunge anche l’accusa di aver messo in pericolo l’ambiente e la sicurezza pubblica, provocando gravi danni e sfiorando la tragedia.

Incendio partito da Taormina: distrutto anche il suo camion

Le fiamme sarebbero partite da una collina nel territorio di Taormina, dove erano presenti uliveti e terreni privati. Il rogo si propagò con tale rapidità che l’indagato non riuscì a mettere in salvo il proprio camion, andato distrutto insieme a due fucili che si trovavano al suo interno. In quelle stesse giornate, altri incendi interessarono Furci Siculo, Roccella Valdemone, Savoca e Santa Teresa di Riva, costringendo decine di famiglie all’evacuazione e causando ulteriori distruzioni.