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Conclusa l’approvazione del nuovo PRG di Ragusa

Piano regolatore generale, a Ragusa si è finalmente concluso l'iter che dovrebbe dotare la città di un Prg più moderno e adatto alle esigenze dei cambiamenti che hanno interessato il capoluogo negli ultimi decenni. La palla passa adesso alla Regione che dovrà approvare il documento

di Chiara Scucces -

L’iter amministrativo per l’approvazione del nuovo Prg, Piano Regolatore Generale di Ragusa si è concluso lunedì sera con la le ultime votazioni delle osservazioni in Consiglio Comunale. A darne comunicazione il sindaco Peppe Cassì; è stato un percorso lungo e assai partecipato; a seguito degli incontri aperti con cittadini, associazioni e ordini professionali sono state 297 le osservazioni ricevute, 21 le sedute di Commissione tenute complessivamente per completare l’iter amministrativo (di cui 14 dedicate all’analisi delle osservazioni) e 11 quelle di Consiglio Comunale (di cui 6 di votazione delle osservazioni). Adesso il Piano sarà inviato a Palermo per la definitiva autorizzazione regionale.

L’ultimo Prg di Ragusa risale al 2006, e parte fu stralciato dalla Regione tenendo in vigore quindi il Piano del 1974 per alcune aree del territorio; sindaco e vicesindaco Gianni Giuffrida ringraziano i consiglieri di opposizione, che insieme a quelli di maggioranza, hanno dato un importante input al PRG, seguendone con attenzione l’iter di un Piano che garantisce risparmio di suolo sulla base di una previsione accurata e immagina strutture  adeguate allo sviluppo del turismo.

“Parliamo infatti di un Prg che mette finalmente ordine alle zone e alle norme, dicono Cassì e Giuffrida, che riduce la possibilità di edificare per Residenziale riportando a verde agricolo circa 400.000 mq di terreni, incentivando così il recupero del patrimonio edilizio esistente; che tiene conto di un aumento delle presenze turistiche mediamente stimate nei prossimi 20 anni in 250.000 unità; che punta a reinserire gli spazi commerciali,

produttivi e artigianali all’interno del tessuto urbano per ricucirlo; che tiene conto di come l’autostrada Ragusa-Catania si legherà alla città.

Un Prg che finalmente individua e tutela il centro storico di Marina e che pone le basi per il Piano particolareggiato del Centro storico, con l’obiettivo di diradare il costruito per creare spazi e servizi adatti ai moderni standard abitativi.” Parola, adesso, alla Regione