Catania

San Cristoforo, sorpresi a gettare la droga nel water: due giovani arrestati dalla Polizia

In casa crack, marijuana, soldi e un sistema di videosorveglianza: smantellata una “piazza di spaccio” nel cuore del quartiere

di Redazione Video Regione -

Tentavano di disfarsi della droga gettandola nel water, ma non hanno fatto in tempo. Due giovani catanesi, di 22 e 27 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato nel cuore della notte a San Cristoforo, durante un controllo del territorio della squadra volanti della Questura di Catania, impegnata a contrastare l’illegalità diffusa nelle vie più buie del quartiere.

L’intervento della polizia dopo gli schiamazzi

A insospettire gli agenti, impegnati in un pattugliamento in via Scaldara, sono stati gli schiamazzi di un gruppetto di persone che, alla vista della volante, si è rapidamente dileguato in più direzioni. La zona, completamente al buio, ha spinto i poliziotti ad approfondire. Pochi istanti dopo, dei rumori provenienti da un’abitazione vicina e l’improvviso spegnimento delle luci da una finestra hanno acceso i sospetti degli agenti.

La scoperta nell’abitazione

Gli agenti hanno deciso di entrare, trovando un cancelletto d’ingresso aperto. All’interno, i due giovani sono stati sorpresi nel tentativo maldestro di far sparire alcune dosi di droga gettandole nel water. Ma non ci sono riusciti: la polizia ha bloccato entrambi e ha recuperato diversi involucri di crack e una dose di marijuana.

Durante la perquisizione dell’abitazione, è emersa una scena tipica delle piazze di spaccio: un tavolino all’ingresso per la preparazione della droga, materiale per il confezionamento e oltre 300 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. All’interno dell’appartamento, gli agenti hanno anche scoperto un impianto di videosorveglianza a muro, piazzato strategicamente per monitorare l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine.

Arresto convalidato e domiciliari

I due ragazzi sono stati arrestati con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Su disposizione del pubblico ministero di turno, sono stati condotti nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del rito direttissimo. Dopo la convalida dell’arresto, il giudice ha disposto per entrambi la misura cautelare degli arresti domiciliari.