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Migranti, dopo l’empasse si sblocca lo sbarco
Intervento del sindaco Roberto Ammatuna
È terminata nella tarda sera di ieri l’impasse sullo sbarco dei 61 migranti, tra i quali sette minori, a bordo della Sea-Eye 5, la nave umanitaria tedesca che ieri aveva soccorso 65 persone in difficoltà a circa 50 miglia a nord di Tripoli. Dopo una giornata di incertezze e cambi di rotta, l’imbarcazione ha potuto attraccare intorno alle 22,00 alla banchina di riva del porto di Pozzallo. , dopo avere sostato per 20 ore a circa sette miglia nautiche dalla costa in attesa di ricevere l’ok allo sbarco. La svolta è arrivata dopo ore di interlocuzioni con le autorità italiane, che inizialmente avevano assegnato Taranto come porto sicuro. Successivamente, l’assegnazione è stata modificata e la nave è stata autorizzata a dirigersi verso Pozzallo. Nella giornata di ieri le autorità italiane avevano autorizzato solo lo sbarco dei migranti considerati “fragili” intimando alla Sea Eye 5 di proseguire verso Taranto con gli altri. Una richiesta che la Ong ha respinto per motivi di sicurezza, ritenendo pericoloso il trasferimento dei naufraghi verso una destinazione così lontana. Nel tardo pomeriggio, è stata effettuata anche un’evacuazione medica urgente: una ragazza nigeriana al nono mese di gravidanza è stata trasferita in banchina da una motovedetta della Guardia Costiera e poi trasportata dal 118 all’ospedale Maggiore “Baglieri” di Modica. In serata, la svolta con l’attracco al porto.
C’è bisogno di agire con umanità ora più che mai. Chiara e netta la posizione del Sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna in merito alla questione migratoria che è emersa anche nell’ultimo sbarco di ieri che ha visto il Primo cittadino fare appello al Ministero, che aveva sospeso lo sbarco dalla Sea Eye a Pozzallo, fatta eccezione per i casi fragili. Per Ammatuna lo spostamento verso altri porti avrebbe potuto mettere a rischio ulteriormente la condizione dei migranti, già provati nel corpo e nella mente dalla traversata.