Attualità
Crisi idrica, verso la normalità
Estate sotto osservazione, nonostante le rassicurazioni
Dopo giorni difficili, la situazione idrica in città inizia lentamente a rientrare. Nella notte appena trascorsa i motori della centrale di sollevamento di Torrerossa hanno funzionato a pieno regime, consentendo all’Amam di riportare quasi alla normalità la distribuzione dell’acqua. I serbatoi cittadini sono tornati a riempirsi e, al momento, le richieste di intervento con autobotti sono azzerate anche se in alcuni punti della zona nord, le criticità non sono del tutto superate, specialmente nei piani alti degli edifici, dove la pressione rimane instabile. A farsi sentire, oltre alla politica, anche il Comitato Vogliamo l’acqua dal rubinetto, che ha sottolineato la strutturale fragilità del sistema idrico messinese: “Non è accettabile che una città di oltre 200.000 abitanti sia ancora esposta a guasti a catena per un singolo distacco elettrico. Siamo totalmente dipendenti dal Fiumefreddo, che garantisce circa 950 litri al secondo, ma basta un’interruzione a monte per mandare in tilt l’intero approvvigionamento” Basterebbero lavori non annunciati o guasti simultanei per ricadere nel razionamento già vissuto negli anni scorsi. Servono investimenti urgenti – ribadiscono – sulla manutenzione delle pompe, l’autonomia energetica degli impianti e un piano B reale, oggi inesistente”. Durante la campagna elettorale, il sindaco Federico Basile aveva annunciato che la città dello Stretto sarebbe stata autonoma dal punto di vista idrico consentendo l’erogazione H24 in tutta la città. Si intendeva raggiungere l’obiettivo – dichiarano – sia riducendo le perdite delle condutture che scavando nuovi pozzi alla ricerca di acqua che si trovano nel territorio messinese. Intanto su iniziativa della presidente della IV Commissione Sara Di Ciuccio, sono stati convocati i vertici dell’Amam, chiamati a spiegare cosa sia realmente accaduto nelle ultime settimane. “È insostenibile che centinaia di famiglie rimangano senz’acqua per giorni di fila – ha dichiarato Di Ciuccio – e che l’unica risposta sia il continuo scaricabarile tra enti”.