Attualità

Modica e la marcia per la pace

Grande partecipazione, ieri sera, alla marcia per la pace organizzata a Modica. Le persone che hanno sfilato in corteo hanno voluto testimoniare la sensibilità della comunità verso i grandi temi sociali e spirituali

di Chiara Scucces -

Anche Modica ha chiamato a raccolta persone di ogni provenienza per manifestare contro la guerra e promuovere un mondo più pacifico. E la risposta è stata non massiccia in termini di quantità, ma magnifica in termini di sentimento e attenzione; promossa dal comitato civico per la pace di Modica,  alla marcia organizzata ieri sera hanno partecipato tanti modicani: bambini che hanno fatto sventolare la Bandiera della Pace, famiglie, istituzioni, la Chiesa. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, chiedere la fine dei conflitti armati e promuovere il dialogo e la cooperazione internazionale come strumenti per risolvere le controversie; il corteo ha preso le mosse dal sagrato della Basilica della Madonna delle Grazie ed è arrivato fino alla Chiesa di San Pietro; a ricordare il valore della pace, che non è semplicemente assenza di guerra, ma un valore fondamentale che si costruisce quotidianamente attraverso il dialogo, il rispetto reciproco, e l’impegno per la giustizia e la riconciliazione, proprio i parroci delle chiese di partenza ed arrivo della marcia. La pace è un dono, ma anche una responsabilità, che richiede coraggio, pazienza e azioni concrete, anche se all’apparenza sembrano poco utili.  

Di fronte a quello che sta succedendo in Medio Oriente e alla guerra ormai in corso tra Israele e Iran, di fronte alle stragi degli innocenti sulla striscia di Gaza, ai raid continui, di fronte alla guerra in Ucraina che non si arresta ma rischia di degenerare ancora di più, di fronte ai conflitti sparsi in ogni

parte del Mondo, di fronte alla mancanza di parole che invitano alla Pace, anche Modica ha voluto far sentire l’anelito di Pace e di civile convivenza che deve esserci e che non può essere seppellito da quanto accade e dall’assuefazione silente. Anche l’amministrazione di Palazzo San Domenico ha voluto essere presente e con la sua partecipazione ha voluto mostrarsi sensibile  a quello che sta succedendo e alle crisi internazionali; occorre assumere decisioni necessarie perché si fermino le azioni militari e la guerra che sta incendiando il mondo. L’unica cosa che può fare l’opinione pubblica  è manifestare e chiamare forte un cambiamento