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Le folli notti continuano in centro e al mare…

Ancora problemi sul fronte sicurezza a Ragusa, nelle zone limitrofe al centro storico. Con il periodo estivo, poi, la questione coinvolge anche Marina di Ragusa.

di Chiara Scucces -

Il centro storico non è solo piazza San Giovanni o via Roma. Anche nella parte più alta, in prossimità dell’istituto scolastico Maria Schininà, sono segnalati problemi seri sul fronte dell’ordine pubblico. E’ il consigliere comunale pentastellato Sergio Firrincieli a denunciare quanto accade nella zona alle spalle dei Salesiani; Firrincieli si fa portavoce dei residenti che hanno deciso di intervenire dopo che è stato vandalizzato il portone d’ingresso alla scuola statale Maria Schininà. “I cittadini – afferma Firrincieli – non vogliono rassegnarsi, chiedono un quartiere più vivibile, di potere passeggiare in strada senza preoccupazioni, di non vedere deturpato il patrimonio pubblico e le proprie case. L’area, purtroppo, è oggetto di spaccio, di consumo di alcolici e di sostanze stupefacenti”. Firrincieli chiede che venga convocato il comitato per l’ordine e la sicurezza affinché possa essere monitorata la persistenza di queste azioni censurabili. Stessi problemi si registrano a Marina di Ragusa dove la popolazione si sta spostando per la stagione estiva; questa volta a denunciare quanto accade sono il consigliere Federico Bennardo e Simone Diquattro, presidente provinciale di Gioventù nazionale. I due criticano l’ordinanza sulla zona gialla che a Mazzarelli non ha risolto il problema del degrado urbano, ma lo ha solo spostato. “Pensare di contenere il disagio giovanile tracciando confini amministrativi è miope e rischia di alimentare nuove tensioni tra residenti e ragazzi”, dicono i due esponenti politici. Nello specifico viene portato come esempio l’ex delegazione municipale dove c’era una situazione di evidente abbandono; l’istituzione della zona gialla qui ha portato come risultato quello che i ragazzi si sono spostati nell’area dei campetti dei Gesuiti, dove adesso la situazione è diventata intollerabile e dove le forze dell’ordine hanno meno margine di intervento perché quella zona non è inclusa nei provvedimenti sindacali. Bennardo e Diquattro concludono invitando l’amministrazione a governare la situazione con scelte coraggiose e chiedono ai giovani esponenti politici di tutti gli schieramenti di collaborare per un risultato concreto.