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Cgil, al Sud i dati sull’abbandono sono allarmanti
I dati sull'ultimo Rapporto Invalsi mostrano come il Sud ed in particolare la Sicilia siano sempre più indietro; il segretario generale della FLC Cgil Adriano Rizza ritiene che servano interventi strutturali e un Piano Marshall per la scuola. Il Sud non può più aspettare
“La Sicilia e il Mezzogiorno continuano a essere le aree più svantaggiate del Paese in termini di risultati scolastici e dispersione scolastica implicita. Nonostante i provvedimenti adottati il divario con le regioni del Centro-Nord rimane drammatico, con livelli di apprendimento in picchiata e un aumento allarmante degli studenti che concludono il percorso formativo senza competenze adeguate”. Lo dice il segretario generale della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, commentando i dati del Rapporto Invalsi 2025, presentati alla Camera dei Deputati. “I dati Invalsi confermano ciò che denunciamo da anni – spiega Rizza – il sistema scolastico nazionale è malato di disuguaglianze e la Sicilia ne paga il prezzo più alto. Non servono slogan o interventi spot come il ‘personalizzato’ proposto dal ministro Valditara, che ignora il vero problema: classi sovraffollate, precariato cronico, edilizia scolastica inadeguata. Il Mezzogiorno ha bisogno di un Piano Marshall per l’istruzione, con risorse certe e azioni concrete”. Per questo la Flc Cgil chiede di: ridurre i divari territoriali con investimenti straordinari per il Sud, a partire dall’edilizia scolastica e dai laboratori; classi meno numerose, sfruttando positivamente il calo demografico per migliorare la qualità della didattica, con organici stabili e meno precari (in Sicilia, oltre metà dei posti di sostegno è in deroga); formazione continua, garantita in orario di servizio, contrastando il taglio delle risorse; dignità salariale, i lavoratori della scuola sono tra i più impoveriti d’Europa, servono contratti che riconoscano il loro ruolo.