Attualità
Ponte, ok del Cipess adesso la Corte dei Conti
Annunciati 120 mila posti di lavoro, scuole di formazione per i giovani e cantieri al via da settembre
È stato il giorno del ponte. Dopo decenni di attese, promesse e polemiche, il Ponte sullo Stretto di Messina entra nella fase operativa. Con l’ok definitivo del CIPESS, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha annunciato da Messina l’avvio concreto dei lavori, parlando di “giornata storica per Sicilia e Calabria”. “Un treno ad alta velocità collegherà Berlino alla Sicilia. Ci guardano da Washington a Pechino: il nostro Ponte è studiato nel mondo”, ha affermato Salvini, visibilmente soddisfatto. L’opera, secondo le previsioni, sarà percorribile tra il 2032 e il 2033.
Un’opera che non sarà solo simbolo, ma infrastruttura viva, destinata a cambiare volto e destino al Mezzogiorno. I numeri snocciolati dal ministro parlano chiaro: 120.000 unità di lavoro stimate nei cantieri, centinaia di imprese coinvolte, con Sicilia e Calabria protagoniste assolute della filiera produttiva. “Non vogliamo solo costruire un ponte – ha sottolineato Salvini – ma formare generazioni di professionisti: ingegneri, geometri, artigiani che potranno restare nella loro terra e costruire il futuro senza dover emigrare”. Saranno infatti avviate scuole di formazione ad hoc sul territorio, per preparare i giovani alle professioni richieste nei cantieri.
L’obiettivo: trattenere competenze, ridurre la fuga di cervelli e creare un ecosistema di crescita duratura. Salvini rivendica anche il valore ambientale del progetto. “Meno inquinamento rispetto al traghetto, meno traffico, meno CO₂: questa è una vittoria anche ecologica”, ha detto. Tra i vantaggi concreti: fino a 2 ore e mezza in meno in treno, 1 ora e mezza in auto, oltre al risparmio sui costi di trasporto. “Il finanziamento è completo – ribadisce Salvini – l’opera è già coperta e genererà 23 miliardi di PIL aggiuntivo contro i 13 di investimento. Non c’è più nulla che possa fermarla”.