Attualità
Mazzarino, il caso ‘’Cimitero’’ diventa scontro politico
Tombe improvvisate, ossario fatiscente e consiglio comunale infuocato
La quiete del cimitero comunale di Mazzarino è ormai un ricordo lontano. Quella che era partita come una segnalazione isolata, raccontata la scorsa settimana, si è trasformata in un terremoto politico e, probabilmente, anche giudiziario.
Dopo il nostro servizio, le denunce dei cittadini si sono moltiplicate. L’ultima, pochi giorni fa, arriva da una donna che, recandosi a far visita ai defunti, ha scoperto una sepoltura improvvisata: una lastra di lamiera, appoggiata alla buona, a coprire il terreno, proprio accanto alla tomba dei suoi nonni. La scena ha richiesto l’intervento dei Carabinieri.
Intanto, sembra imminente un’ordinanza del sindaco Domenico Faraci per chiudere e bonificare l’ossario comunale, già ribattezzato dai cittadini “discarica” e documentato dalle nostre immagini in condizioni disastrose. Ma è proprio sull’ossario che si accende lo scontro politico. In una nota durissima, i consiglieri comunali di opposizione denunciano una gestione “a doppio binario”: accesso consentito quando serve all’amministrazione, vietato quando si tenta di esercitare controllo. Un esempio? Dopo quasi vent’anni di abbandono, l’ossario è stato improvvisamente riaperto per un’estumulazione autorizzata tre o quattro mesi fa. Ma quando i consiglieri hanno chiesto di entrare per un’ispezione, la porta si è richiusa, giustificando il divieto con “motivate esigenze igienico-sanitarie” e “gravi criticità strutturali”.
I consiglieri stanno ora lavorando per istituire una commissione d’indagine sui presunti illeciti. Ma ieri, al consiglio comunale convocato proprio per fare chiarezza, la Giunta era assente. “La Giunta decide di disertare l’aula – denunciano i consiglieri – giustificando l’assenza con impegni legati a un concerto dei Matia Bazar. Insomma, sembra che a Mazzarino il diritto di accesso e controllo valga a orari contingentati, e che la trasparenza possa aspettare il termine di un evento musicale”.
“Questa non è amministrazione, è una recita a danno dei cittadini”, accusano i consiglieri, annunciando di voler portare il caso in Prefettura e davanti agli organi di controllo. Nel frattempo, tra tombe improvvisate, ossari fatiscenti e aule consiliari vuote, la vicenda del cimitero di Mazzarino continua a scavare – non solo nella terra, ma nelle crepe della politica locale.