Ambiente

Le trombe d’aria in Sicilia

"A cura i draunara"

di Emiliano Di Rosa -

In contrada Pirato a Modica la conta dei danni è ancora in corso, certamente sono stati ingenti e la paura tra i residenti tantissima. La nota positiva in questo caso è che nessuno si è fatto male; l’ultimo precedente in ordine di tempo, quello del 17 novembre 2021, a Modica lo ricordiamo tutti e vide una vittima per la tromba d’aria di allora. Un fenomeno atmosferico violentissimo e raro ma neanche tanto. Stamattina in rassegna stampa ne abbiamo parlato con il nostro esperto meteo Marcello Consolo. I recenti mutamenti climatici nell’area mediterranea non generano maggiori rischi di trombe d’aria rispetto al passato. E del resto “a cura i draunara” (la coda del drago) è presente nei racconti e nelle cronache antiche in Sicilia. Le due di sabato scorso nel modicano, una meno potente nel quartiere Sorda e l’altra più violenta al Pirato, oltre al precedente del novembre di 4 anni fa ne hanno molti altri nel sud est siciliano. Un fenomeno simile ci fu nel 2004 nelle campagne di Scicli; nel 1964 ve ne fu una potentissima a Santa Croce Camerina; nel 1961 un’altra tromba d’aria nell’altopiano ibleo causò addirittura sette vittime: tre morti a Ragusa, quattro a Giarratana. E andando ancora più indietro nel tempo vi sono racconti, aneddoti e ricordi soprattutto della cultura contadina che spiegano la paura delle trombe d’aria. Dopo quella del 2021 raccogliemmo anche la testimonianza di un0anziana signora di Frigintini che ricordava e recitava a memoria l’antica filastrocca per esorcizzare il timore della coda del drago, a cura i draunara appunto … Nella Grammatica dello studioso modicano Giovanni Ragusa alla voce “cura ri draunàra” sta scritto: “nube nera foriera di tempesta”: il termine oltre alla tromba d’aria vera e propria spiega e descrive dunque anche le condizioni meteo particolarmente cupe e il presagio di fortissime tempeste e rischi per tutti.  (clicca sul video)