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Ponte, priorità acqua, strade e panoramica

A Messina prende il via la fase operativa per il Ponte sullo Stretto. Il sindaco Federico Basile apre il tavolo permanente su lavoro, sicurezza e cantieri

di tcf -

Il Ponte sullo Stretto è alle porte. A Palazzo Zanca è partito il primo tavolo allargato convocato dal sindaco Federico Basile. Obiettivo: coordinare lavoro, imprese, sicurezza e gestione dei cantieri. La macchina si muove su più fronti. Venerdì in Prefettura focus sulla sicurezza. Intanto la Camera di Commercio lancia una società consortile con 50 imprese pronte a entrare nella filiera del Ponte.

E Basile si prepara per il confronto con Ministero e società Stretto di Messina a Roma Prima dei pilastri, tocca alle opere preliminari. Sono 24 gli interventi chiesti dal Comune, per oltre 400 milioni di euro.  L’elenco è vasto e comprende il completamento dei depuratori di Tono e Mili, potenziamento della rete idrica e fognaria, nuove strade e varianti, riqualificazione dell’area di Gazzi, messa in sicurezza del Torrente Papardo, realizzazione della Via del Mare e di un’area di protezione civile.

A queste si aggiungono una nuova caserma dei vigili del fuoco, la rifunzionalizzazione delle zone di risanamento nella parte sud della città e progetti di mobilità come la metromare tra Tremestieri e Torre Faro. Il vero banco di prova sarà la gestione dei cantieri.

La simultaneità di più interventi rischia infatti di paralizzare interi quartieri. La strategia dell’amministrazione è quella di governare i flussi di traffico con opere viarie alternative, capaci di drenare la pressione sulle aree più delicate.