Attualità

L’inizio del nuovo anno scolastico è un salasso

Prevista una stangata da oltre 1.300 euro a studente

di Pinella Rendo -

Con l’estate che volge al termine, milioni di famiglie italiane si preparano ad affrontare la consueta, e sempre più pesante, “stangata” di settembre, legata all’acquisto di libri e materiale scolastico. Il Codacons ha diffuso le sue stime per l’anno scolastico 2025/2026, e i dati confermano i peggiori timori: l’esborso complessivo per ogni studente rischia di superare i 1.300 euro, rendendo l’istruzione un lusso per troppi.

Secondo le prime rilevazioni del Codacons, il costo del corredo scolastico, dagli zaini ai diari, passando per astucci e cancelleria, registra un aumento medio che oscilla tra il +3% e il +5% rispetto al 2024. Se da un lato il mercato offre una varietà sempre maggiore di prodotti, dall’altro l’inflazione e le nuove tendenze hi-tech spingono i prezzi verso l’alto. Un semplice diario, legato a personaggi o brand famosi, può arrivare a costare 40 euro, mentre per uno zaino griffato la spesa può facilmente superare i 200 euro. Inoltre, l’offerta di prodotti tecnologici integrati, come zaini con speaker wireless o power bank, contribuisce a far lievitare ulteriormente il budget familiare.

Ma il vero allarme, sottolineato anche da Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, riguarda i libri di testo. Un report dell’Antitrust ha confermato le denunce dell’associazione, evidenziando due fenomeni problematici. Il primo è l’elevata concentrazione del mercato editoriale: l’80% del settore è controllato da soli quattro editori, un monopolio che limita la concorrenza e favorisce l’aumento dei prezzi.

Il secondo fenomeno, ancor più insidioso, è quello delle “nuove edizioni”. Gli editori, infatti, immettono sul mercato testi con modifiche minime, spesso non rilevanti dal punto di vista didattico, costringendo le famiglie a ricomprare l’intero corredo di libri ogni anno, invece di poter usufruire del mercato dell’usato o passare i testi tra fratelli o amici. Il Codacons critica duramente anche l’inefficacia delle politiche finora adottate per contenere la spesa. I tetti fissati per le scuole vengono sistematicamente sforati per mancanza di controlli, i libri digitali si sono rivelati un “fallimento”, e la grande distribuzione è vincolata a sconti massimi del 15%