Attualità
Sindaco aggredito in piazza da un suo ex assessore
Parla il sindaco di Valverde, Domenico Caggegi, dopo quanto accaduto ieri mattina. La scena è stata ripresa da una telecamera di sorveglianza ora al vaglio dei carabinieri. Raciti porge ufficialmente le sue scuse
Un occhio nero e tanta amarezza. Si presenta così ai nostri microfoni Domenico Caggegi, sindaco di Valverde, dopo l’aggressione subita ieri mattina in piazza del Santuario, proprio accanto al Comune ad opera del consigliere di opposizione Salvatore Raciti che in precedenza aveva fatto parte della maggioranza ricoprendo anche il ruolo di assessore.
Il primo cittadino si trovava in macchina e stava parlando con un dipendente comunale quando si è materializzato il consigliere che gli ha sferrato un pugno in volto restando poi sul posto alcuni minuti. Tutto è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza al vaglio dei Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania che stanno svolgendo le indagini dopo la denuncia del sindaco che è poi andato all’ospedale Cannizzaro dove gli è stata rilevata la tumefazione con prognosi di 10 giorni.
Caggegi e Raciti si erano già incrociati verso le 7 a bordo delle rispettive auto. I rapporti tra i due sarebbero tesi da tempo. L’aggressione sarebbe legata a presunte “interferenze lavorative”, segnalate da Raciti con dei post su Facebook, da parte del sindaco nei confronti del consigliere che ha una ditta di onoranze funebri e che sarebbe stata messa in cattiva luce da Caggegi che smentisce questa ricostruzione
E su quanto accaduto a Valverde il consigliere Salvatore Raciti ha preferito per il momento non parlare di fronte alle telecamere, facendoci pervenire la seguente dichiarazione:
“Faccio presente che il mio gesto è stato sicuramente inopportuno ed eccessivo e per questo porgo le mie scuse pubblicamente. È necessario però sottolineare che non è legato a contrasti politici ma a questioni personali tra Raciti Salvatore e il Signor Caggegi Domenico. Riconosco anche in questo che comunque avrei potuto evitare. Sarà la magistratura a fare il suo corso”.