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“Liberare subito l’alveo del Torrente Mistretta”
I residenti e i villeggianti di Punta Braccetto hanno protestato ieri sul ponte, unica via di collegamento alla località
Il letto del torrente completamente coperto dalla vegetazione, il canneto cresciuto oltre la ringhiera a protezione del ponte e gli enti preposti che, al primo settembre, non hanno ancora provveduto a mettere il sicurezza il Torrente Mistretta, a Punta Braccetto. Per questo, ieri mattina, i componenti dell’Associazione Punta Braccetto nel cuore e i residente della frazione marinara, si sono dati appuntamento sul ponte di via Punta Braccetto per una manifestazione di protesta e per ulteriormente sensibilizzare chi di dovere all’intervento. Il ponte era stato già scenario di un drammatico crollo nel febbraio 2023 quando le piogge alluvionali avevano fatto ingrossare il torrente e la furia dell’acqua, ostruita nel suo naturale scorrere da vegetazione e sterpaglie, aveva danneggiato il ponte, di fatto isolando parte della frazione. Nessuno vuole rivivere quei tragici giorni, quando le attività commerciali, un cospicuo numero di abitazione della parte di Punta Braccetto ricadente in territorio ragusano, rimasero irraggiungibili per giorni. I residenti, la scorsa settimana, avevano inviato un pec (la terza) di sollecito all’autorità di bacino, al genio civile, alla protezione civile, al prefetto e al sindaco di Ragusa con più di 300 firme di residenti e villeggianti per chiedere l’immediata pulizia dell’alveo del letto del torrente Mistretta.
Il torrente non raccoglie le acque piovane solo di Punta Braccetto, ma anche, a monte, di Ragusa; c’è molta preoccupazione e se non si otterranno risposte celeri, i componenti dell’associazione Punta Braccetto nel cuore adiranno per le vie legali, presentando denuncia nei confronti dell’Autorità di Bacino.