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Gela, beni confiscati, priorità all’assegnazione

L'amministrazione comunale di Gela, come confermato in queste settimane, sta cercando di concentrare l'attenzione sull'affidamento dei beni confiscati ai clan

di finmedia -

Rispetto a una certa stasi del passato, sul tema degli immobili confiscati alle organizzazioni mafiose e nella disponibilità dell’ente comunale, l’amministrazione sta cercando, in sinergia con le istituzioni del territorio, a partire dalla prefettura, di finalizzare l’affidamento a usi sociali. E’ accaduto negli scorsi giorni con una struttura a Fondo Iozza, assegnata in comodato d’uso gratuito all’Asp, per ricavarne la nuova sede del 118.

Gli uffici comunali sono stati impegnati in una ricognizione generale dei beni immobili che fanno parte del patrimonio dell’ente, condotta su indicazione del segretario generale Giovanni Curaba.

Quelli confiscati possono avere un’incidenza importante e una disamina verrà condotta pure per arrivare a una soluzione sull’hub del Banco alimentare. Un’opzione, come ha spiegato il sindaco, vista l’impossibilità di disporre dell’ex mattatoio comunale, potrebbe riscontrarsi proprio fra gli immobili confiscati ai clan. Gli uffici del settore patrimonio, coordinati dall’assessore Simone Morgana, hanno tra le priorità quella di individuare finanziamenti per definire i lavori di ristrutturazione della villa ex Murana, confiscata su un tratto della Gela-Catania, alle porte della città.

Venne data alle fiamme nei primi mesi dello scorso anno, poco prima dell’avvio delle attività dell’associazione alla quale era stata affidata. Un incendio doloso ha compromesso buona parte degli interni e non solo. “Con l’ente comunale in dissesto – spiega l’assessore Morgana – l’unica soluzione è quella di un finanziamento e stiamo cercando di individuare possibilità in tal senso.

L’intenzione, per tutti i beni confiscati alle mafie, rimane di affidarli per scopi sociali, così come indicato dalla normativa e al contempo sulla base della volontà politica della nostra amministrazione”.