Attualità

‘Il diritto alla sanità non è un optional’: sit in ospedale

Il sindaco ha lanciato un appello alla città, mentre la madre del ragazzo accoltellato lo scorso weekend ha ringraziato i medici per aver salvato il figlio nonostante le carenze

di finmedia -

Questa mattina il piazzale antistante l’ospedale Vittorio Emanuele di Caposoprano si è trasformato in un grande luogo di partecipazione e protesta. Centinaia di cittadini, associazioni e realtà del territorio si sono ritrovati per lanciare un messaggio chiaro e forte: “Il diritto alla sanità non è un optional”. Il sindaco Terenziano di Stefano ha aperto il sit-in lanciando un appello alla città, senza colori politici, sottolineando come a nulla siano valsi i tanti viaggi fatti a Palermo. Un invito all’unità, perché la battaglia per la sanità non riguarda appartenenze ma la vita quotidiana di tutti i cittadini.

Momento particolarmente toccante quello dell’intervento della madre del ragazzo accoltellato lo scorso weekend in un noto lido gelese. Con grande emozione ha ringraziato i medici che, nonostante le difficoltà e la mancanza di apparecchiature, hanno fatto di tutto per salvare la vita al figlio.

Al sit-in ha preso parola anche Natale Saluci, presidente dell’associazione Orizzonte, che da anni porta avanti lo sport unificato in città. Ha voluto sottolineare i disagi quotidiani che i ragazzi diversamente abili sono costretti ad affrontare a causa delle carenze della sanità locale, ribadendo la necessità di un impegno concreto.

Non solo sindacati ed esponenti politici, ma anche cittadini, associazioni e scuole hanno partecipato in massa. Dalla scuola dell’infanzia fino agli istituti superiori, i protagonisti del futuro gelese hanno voluto far sentire la loro voce, dimostrando che il diritto alla salute è un tema che riguarda l’intera comunità .Molte realtà associative hanno testimoniato con forza il disagio e la necessità di interventi immediati.