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I tanti dubbi sul “rapimento lampo”

Preoccupazione a Vittoria

di Emiliano Di Rosa -

Le ombre da dissipare nella vicenda del sequestro lampo di Gaetano sono ancora tante: gli investigatori sono alle prese con nuovi interrogatori, nuove verifiche sul luogo del sequestro e cercano altri dettagli nelle immagini delle telecamere di video sorveglianza che hanno ripreso le fasi del rapimento. Proprio dalle riprese, anche con l’utilizzo di strumenti tecnologici per migliorarne la definizione, si potrebbero acquisire elementi utili sulla fisionomia dei sequestratori. L’avvocato della famiglia del giovane rapito, Sebastiano Sallemi, dice: “Non sappiamo chi possa aver agito, ma sappiamo che questo episodio oggi preoccupa tanti professionisti e imprenditori. C’è bisogno di capire. Con la liberazione abbiamo ottenuto il 99 per cento del risultato, il resto lo attendiamo dalle indagini”. Sabato il procuratore di Ragusa, Francesco Puleio, aveva fatto ordine tra le tante ipotesi, il chiacchiericcio, le indiscrezioni e le “soffiate”: gli unici elementi certi sono l’esclusione, ad oggi, del sequestro per estorsione con la mancanza di richieste di riscatto e la constatazione di come l’enorme impatto mediatico, l’allarme nell’opinione pubblica e il rilevante sforzo e impiego di uomini e mezzi sul territorio nelle prime ore di ricerche abbiano suggerito ai rapitori di liberare il 17enne dopo nemmeno 24 ore. Il ragazzo, lo ricordiamo, è stato trattato bene, nessuna violenza fisica o verbale, anche questo è un dato certo su cui ragionare. A prescindere da tutto infine lo stesso Puleio ha rimarcato la carenza di personale nelle forze dell’ordine e nell’organico del tribunale in provincia di Ragusa. “Per come è composto il tessuto economico e sociale ibleo oggi c’è sicuramente bisogno di più uomini e mezzi” ha detto Puleio.