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Deputato “supplente” all’ARS

Il centrodestra sarebbe unito

di Emiliano Di Rosa -

Torna a riunirsi oggi alle 15.00 l’Assemblea Regionale Siciliana che dovrebbe approvare il disegno di legge costituzionale di riforma dello Statuto siciliano proposto da Roma. La norma introduce il deputato supplente o meglio (come avviene in altre regioni) sancisce l’incompatibilità fra deputato regionale e assessore; il deputato supplente sarà il primo dei non eletti che diventa parlamentare regionale in sostituzione del nominato assessore. Infine qualora l’assessore perdesse l’incarico ritornerebbe a Sala d’Ercole e per il supplente scatterebbe la decadenza. Per l’ok dell’aula serve la maggioranza qualificata (36 voti su 70), ieri pomeriggio un rapido vertice di maggioranza voluto da Schifani e convocato a Palazzo d’Orleans ha trovato la quadra tra tutti i partiti del centrodestra e infine le opposizioni sembrano sì contrarie ma senza alcuna intenzione di fare ostruzionismo. Sulla carta la maggioranza può contare su quaranta voti. Se questa riforma del deputato supplente si approvasse velocemente ci si potrebbe concentrare sulla manovra quater giacché il disegno di legge sulle quarte variazioni di Bilancio resta ancora all’esame della seconda commissione. Per quanto riguarda quella che sembra una formale e sostanziale ritrovata serenità nel centrodestra le cronache sui giornali ci descrivono in particolare il consolidamento dell’asse Forza Italia – MpA con un doppio incontro informale lo scorso fine settimana tra Renato Schifani e Raffaele Lombardo: prima in occasione della Fiera Agroalimentare Mediterranea a Ragusa e poi a Catania per una cena descritta come “leggera” e “gradita” tanto nelle pietanze quanto nei toni del confronto politico.