Catania
Sgominata banda di rapinatori in villa
Tutto è iniziato la notte del 16 novembre 2024 a Misterbianco
All’alba di oggi, Catania si è svegliata con il rumore degli elicotteri e l’eco di un’operazione condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale, supportati dai reparti specializzati dell’Arma, tra cui lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” e il Nucleo Cinofili. Su mandato della Procura della Repubblica, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone: sei in carcere e una agli arresti domiciliari.
Secondo le indagini, ancora in fase preliminare, gli indagati sarebbero coinvolti in un’associazione per delinquere dedita a rapine aggravate, lesioni personali, possesso di segni distintivi contraffatti, detenzione e porto illegale di armi. Le rapine in villa venivano pianificate con metodi militari e una ferocia impressionante. Un dettaglio singolare emerso dalle indagini riguarda la presenza di un componente senegalese del gruppo, incaricato di svolgere rituali propiziatori prima di ogni azione criminale. Tutto è iniziato la notte del 16 novembre 2024 a Misterbianco, quando una famiglia – una coppia con una bambina di appena 16 mesi – è stata vittima di una brutale rapina. L’uomo, un imprenditore catanese, è stato fermato da finti agenti della Guardia di Finanza, con lampeggianti blu e pettorine contraffatte. Con la scusa di una perquisizione per traffico d’armi, è stato costretto a tornare a casa con i malviventi.
Una volta dentro l’abitazione, i rapinatori hanno rivelato la loro vera identità e hanno dato il via a una sequenza di minacce e violenze. L’uomo è stato immobilizzato con nastro adesivo, picchiato e minacciato di mutilazione. La coppia è stata costretta a consegnare denaro, gioielli e orologi di lusso per un valore complessivo di oltre 75 mila euro. Ma non è finita lì: sotto ulteriore pressione, l’imprenditore ha indicato una seconda casa dove i rapinatori hanno prelevato altri 100 mila euro. Fondamentale per l’indagine è stato il sistema di videosorveglianza installato nell’abitazione,
Le indagini, durate otto mesi, hanno portato alla luce un’altra rapina simile e una terza azione criminale sventata grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine. È emersa una struttura criminale stabile e organizzata, specializzata in rapine in villa con modalità violente e intimidatorie.