Attualità
Acqua negata, crisi agricoltura tra ritardi e promesse
Ritardi, invasi incompleti e inefficienze storiche aggravano un problema che si trascina da anni. A Gela, l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino ha affrontato il tema annunciando interventi e nuovi investimenti
Nel cuore della provincia nissena, l’agricoltura vive una delle fasi più difficili degli ultimi anni. La siccità degli scorsi mesi, aggravata da infrastrutture idriche incomplete o inutilizzabili, ha ridotto le produzioni, spingendo molte aziende verso la chiusura. Ma in questa area, tra Gela e Riesi, la mancanza d’acqua non è un problema stagionale, ma strutturale. Anche quando l’acqua arriva, gli invasi non riescono ad accumularla, per i problemi strutturali atavici.
A margine della sua visita a Gela, l’assessore regionale all’Agricoltura e vicepresidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino, ha affrontato il tema parlando della situazione delle campagne e delle azioni avviate dal governo regionale
Un ritardo che, secondo le associazioni di categoria, costa ogni anno milioni di euro e centinaia di posti di lavoro. Gli invasi non collegati alle reti di distribuzione rendono inutilizzabili le risorse idriche, mentre i costi per l’irrigazione aumentano vertiginosamente.
Un futuro che resta incerto per un territorio che da decenni attende infrastrutture in grado di garantire continuità all’agricoltura. Tra annunci e opere da completare, il Nisseno continua a fare i conti con la sete