Attualità
Giovani e violenza: cresce il fenomeno della “mano armata veloce”
La “mano armata veloce” diventa il simbolo di una violenza sempre più frequente
Cresce il numero di aggressioni, anche armate, tra i giovani in Sicilia. Ce lo evidenziano le pagine di cronaca, come nel caso dell’omicidio di Paolo Taormina a Palermo, intervenuto per sedare una rissa fuori dal locale che gestiva insieme ai genitori, ma ucciso con un colpo di pistola. O ancora il caso di Capizzi, dove un sedicenne è stato ucciso per errore durante una regolazione di conti legata a una lite precedente.
Si parla sempre più spesso di “mano armata veloce”, un fenomeno che descrive la rapidità e la brutalità con cui i giovani passano dalle parole alle armi, trasformando piccoli contrasti in tragedie improvvise. Questa tendenza evidenzia una crescente incapacità di gestire i conflitti in modo pacifico.
Non si tratta di episodi isolati, ma di una nuova modalità di conflitto che richiede un intervento concreto da parte delle istituzioni, per comprendere le cause di questa escalation e prevenirne la diffusione.