Palermo

Dall’AST alla Sanità …

Le prime intercettazioni

di Emiliano Di Rosa -

L’inchiesta della Procura di Palermo che ancora una volta ipotizza favori, corruzione e illeciti soprattutto nei rapporti tra la politica e la sanità siciliana in realtà sarebbe nata dal settore dei trasporti e per la precisione da un’intercettazione sulla gestione dell’AST (l’Azienda Siciliana Trasporti). Gli investigatori captarono un colloquio che, da un semplice progetto industriale, portava a delineare il ruolo dell’ex presidente della Regione Totò Cuffaro ed è da questo spunto che si è aperto il fascicolo sugli appalti pubblici e sul sistema sanitario regionale. Nel luglio del 2023 i carabinieri del Ros segnalano “anomalie nella gestione del servizio di trasporto pubblico sul territorio siciliano”, emerse nel corso di un’altra inchiesta su mafia e armi. Tra i nomi che compaiono in queste prime conversazioni, finite sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti, c’è pure quello di Giuseppe Cuffaro, amministratore della Cuffaro Tours e fratello dell’ex governatore ed ex segretario della DC. Sul fronte politico si attende di capire cosa accadrà la prossima settimana tra Palazzo d’Orleans e Palazzo dei Normanni e quanto inciderà questo nuovo “terremoto” nei lavori della giunta e dell’assemblea regionale. Il leader di Azione, Carlo Calenda, nel frattempo lancia una nuova stoccata contro tutta la politica siciliana e dichiara: “adesso non c’è altra alternativa che non passi da un lungo commissariamento della Regione per togliere le redini del potere a una classe dirigente corrotta e inefficiente. La Sicilia non deve più essere nelle mani di un Cuffaro e di tanti altri che siedono tra i banchi dell’Ars”.