Cronaca

Falso certificato ad un omicida, sospesa dirigente Asp

Il gip ha disposto nei confronti della professionista la misura cautelare interdittiva della sospensione dall'esercizio di pubblico ufficio

di Sergio Randazzo -

Soldi in cambio della falsa certificazione medica. I finanzieri del Comando provinciale di Siracusa hanno eseguito un provvedimento che dispone una misura cautelare interdittiva per otto mesi a carico di una dirigente di una Unità operativa dell’Azienda sanitaria provinciale per corruzione e peculato.

Operazione ‘Medicina Illegale’

Il provvedimento, culminato nell’operazione “Medicina illegale”, giunge al termine di indagini svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria che hanno dimostrato la disponibilità da parte del dirigente medico a eseguire un accertamento tossicologico su un uomo accusato di omicidio e detenuto in carcere, finalizzato ad attestarne falsamente lo stato di tossicodipendenza da cocaina. Mediante il prelievo di un campione pilifero appartenente a un’altra persona, del tutto estranea all’omicidio, la dottoressa si era prestata a redigere una falsa relazione medico-legale allo scopo di far ottenere al detenuto un’attenuazione del regime restrittivo cui è sottoposto o per farlo ricoverare presso un centro di recupero per tossicodipendenti, in cambio di 4 mila euro in contanti. Inoltre, la professionista, al termine di ulteriori visite mediche nei confronti di diversi pazienti, aggirando la procedura prevista per le prestazioni intramoenia, ha percepito le somme pagate, circa 3.500 euro, senza alcun riversamento alla struttura pubblica, contrariamente a quanto stabilisce il regolamento dell’Asp che vieta al medico di ricevere direttamente il pagamento delle prestazioni rese. La corretta procedura prevede infatti che il paziente versi la somma dovuta alla struttura pubblica di riferimento, la quale, in seguito, riversa al medico la quota a lui spettante. Sussistendo il pericolo di commissione di altri reati, su richiesta della procura, il gip ha disposto nei confronti della professionista la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio o servizio e il divieto temporaneo di esercitare la professione medica per otto mesi, proibendo all’indagata qualsiasi attività.