Cronaca

Incidente a Brigi, segreto di Stato o no?

Polemica tra l'Aeronautica e il legale della famiglia del pilota

di Emiliano Di Rosa -

È sorprendente che la Forza Armata, per la seconda volta, smentisca circostanze oggettive ampiamente documentate”. Così commenta l’avvocato Fabio Sammartano, legale della famiglia Altruda, dopo la smentita – riportata in un lancio dell’agenzia ANSA – da parte dell’Aeronautica militare sull’esistenza del segreto di Stato. Il caccia Eurofighter precipitò lo scorso 13 dicembre poco prima di fare rientro alla base del 37° Stormo a Trapani Birgi. Nessuno scampo per il pilota, il capitano Fabio Altruda, 33 anni e una grande sperienza alle spalle. “C’è il segreto di Stato” aveva detto l’avvocato Sammartano; “tutta la documentazione di interesse è da tempo a disposizione dell’autorità giudiziaria competente. Anche la scatola nera è stata consegnata senza indugio alla predetta autorità e risulta a tutt’oggi sotto sequestro” aveva replicato l’Aeronautica. L’avvocato Sammartano ora afferma che già una precedente smentita dell’Aeronautica sull’impiego operativo – e non di esercitazione di routine – dei due caccia partiti da Birgi, “è stata sconfessata dalle fonti a disposizione di questo difensore ma, soprattutto, dal rinvenimento e distruzione di ordigni esplosivi all’interno del cratere provocato dall’impatto”. “I familiari del povero pilota deceduto – conclude il legale – hanno diritto ed interesse, più di chiunque, a conoscere le vere cause del “disastro” aereo, non trattandosi di mero incidente”.