Cronaca

Strage familiare ad Altavilla, fermata anche una coppia

Emergono particolari raccapriccianti legati al fanatismo religioso. Sullo sfondo un esorcismo

di Redazione -

Emergono nuovi e raccapriccianti particolari nella strage di Altavilla Milicia dove un uomo di 54 anni, Giovanni Barreca ha ucciso, ieri, la moglie Antonella Salamone di 40 anni, e due dei tre figli, Kevin di 16 anni ed Emanuel di 5 anni. Ieri sera i Carabinieri hanno fermato anche una coppia, amici di famiglia di Barreca, con l’accusa di omicidio. Secondo i magistrati avrebbe avuto un ruolo nello sterminio della famiglia. Dietro il massacro ci sarebbe il fanatismo religioso dell’uomo e della coppia. Lui disoccupato, lei piccoli lavoretti come venditrice online di prodotti alimentari e cosmetici naturali. Entrambi fanatici religiosi. E’ il primo ritratto di Sabrina Fina, 42 anni, palermitana e Massimo Carandente, 50 anni campano, i due accusati, in concorso col muratore Giovanni Barreca, dell’omicidio e della soppressione di cadavere dei figli e della moglie dell’uomo. L’ossessione per la religione salta all’occhio se si guardano i profili social dei due, indagati per aver istigato Barreca a uccidere i suoi per liberare la casa dal demonio. “Satana sta usando i pastori corrotti” o “Quando il popolo di Dio prega, il diavolo trema”, scriveva Carandente in alcune delle decine di post dedicati ad argomenti religiosi e a sedicenti pastori e guaritori. La coppia aveva conosciuto il muratore durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica da cui si erano poi tutti allontanati. L’unica sopravvissuta è la figlia 17enne del muratore, che è stata trovata dai sanitari del 118 in stato confusionale accanto ai cadaveri dei due fratelli, uno dei quali legato a una catena. E’ stata lei a sussurrare ai Carabinieri che il padre voleva fare “un esorcismo” nei confronti dei sui familiari per “liberarli dal demonio”.