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A Ragusa un corso per l’autodifesa dei medici

Palazzo dell'Aquila delibera, in collaborazione con l'Ordine dei medici di Ragusa, un corso di autodifesa per cercare di contrastare un fenomeno purtroppo sempre più diffuso: quello relativo alla violenza ai danni degli operatori sanitari

di Chiara Scucces -

“La delibera con la quale il  Comune di Ragusa ha deciso di organizzare un corso di autodifesa per medici e operatori sanitari è importantissima non solo perché fornisce uno strumento concreto e utile, ma anche perché invita a riflettere su un fenomeno purtroppo sempre più diffuso: quello relativo alla violenza ai danni degli operatori sanitari”. Così Carlo Vitali, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Ragusa commenta la collaborazione con il Comune di Ragusa per la deliberazione del 20 novembre scorso finalizzata alla realizzazione di un corso di autodifesa per medici e operatori sanitari. “Purtroppo – spiega Carlo Vitali- stiamo assistendo ad una escalation di violenze, minacce e aggressioni ai danni di operatori che quotidianamente sono in prima linea per la tutela della salute dei cittadini operando, talvolta, anche in condizioni non proprio ottimali. Ogni anno sono migliaia – continua il presidente dell’Ordine dei Medici di Ragusa- i casi di violenza fisica e verbale nei confronti del personale sanitario. Come Ordine collaboreremo attivamente all’iniziativa del Comune di Ragusa perchè il corso di autodifesa fornirà certamente delle conoscenze tecniche per la salvaguardia personale, ma è chiaro che, parallelamente, da parte del Governo nazionale, urge un intervento mirato a tutela di tanti medici che, lavorando da soli, subiscono aggressioni. È importante – conclude Vitali- fare questa riflessione in concomitanza con la giornata contro la violenza di genere perché a subire le aggressioni sono perlopiù le operatrici del settore sanitario, il pensiero va rivolto particolarmente alle dottoresse che svolgono i turni di notte nei pronto soccorso o nelle guardie mediche e che, come purtroppo apprendiamo spesso dalla cronaca, finiscono per diventare facile preda di chi scarica le proprie frustrazioni contro chi lavora a servizio della cittadinanza.”