Ambiente

A Settefarine discarica a ridosso delle case

Non si smette di smaltire illecitamente, nel territorio di Gela. Le periferie si confermano un nodo strategico per chi sfrutta vaste zone per depositare di tutto, soprattutto materiale edile e rifiuti speciali.

di finmedia -

Mentre la campagna elettorale impazza, la campagne, quelle vere, e le aree periferiche della città restano ostaggio di mani criminali che deturpano ed inquinano pericolosamente l’ambiente.

Non si smette di smaltire illecitamente. Le periferie si confermano un nodo strategico per chi sfrutta vaste zone per depositare di tutto, soprattutto materiale edile e rifiuti speciali.

Succede ad esempio alla periferia nord della città, al confine del quartiere Settefarine.

Un’area di diverse centinaia di metri quadri trasformata ormai in una discarica per materiali di risulta di chissà quanti cantieri, che è stata insieme ad altre aree della stessa zona già oggetto di un procedimento giudiziario.

A gennaio diversi soggetti vennero rinviati a giudizio. Furono tutti coinvolti in un’indagine che due anni fa consentì ai pm della procura e ai carabinieri del Noe di individuare diverse aree, in periferia, usate per smaltire rifiuti speciali e scarti edili, spesso dati alle fiamme.

Tra le accuse mosse dalla procura, anche l’inquinamento ambientale.

Tra gli imputati, ci sono soprattutto padroncini che si occupavano dello smaltimento di inerti. Per gli investigatori, che monitorarono le aree usando sistemi video, i materiali di risulta e rifiuti ordinari venivano sversati in punti piuttosto isolati.

Gli accertamenti si svilupparono in via Beato Agostino Novello, in via Piermarini, in via Poggio Blasco, in via Tripisciano e proprio in via Salietti.

Ma gli scarichi illeciti non sono mai terminati. Chi vive qui da tempo ormai segnala la presenza continua di rifiuti, masserizie e resti edili, che in gran parte dei casi vengono incendiati. In maniera anonima, alcuni abitanti parlano di “un vero e proprio disastro ambientale”. Temono ripercussioni, qualora si esponessero.

È soprattutto nelle ore notturne che si alza il fuoco, appiccato per fare sparire tutto ciò che viene smaltito senza alcuna regola. Le aree limitrofe sono colme di rifiuti e questo punto pare diventato meta prediletta per mezzi che servono a scaricare materiali e resti spesso anche pericolosi.

Ci siamo già occupati della zona e di altre, costantemente battute da chi smaltisce grosse quantità di rifiuti. Ci sono state operazioni delle forze dell’ordine, seguite da sequestri. Gli irriducibili però sono sempre in azione. E così le periferie continuano a rimanere ostaggio di chi della legge se ne infischia e continua a deturpare impunemente il territorio, in un fenomeno diventato ormai globale