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A Vittoria, si rinnova la tradizione del Dramma Sacro

La sacra rappresentazione del venerdì Santo del marchese Alfonso Ricca, sarà messa in scena in Piazza Calvario

di Chiara Scucces -

Dopo gli anni della pandemia, torna in grande stile il Dramma sacro a Vittoria; sarà il regista messinese Walter Manfrè, per la prima volta, a curare la messa in scena di un’opera amatissima dai vittoriesi. Manfrè, che si confronta con la narrazione scenica legata alla tradizione popolare, ha scelto un cast prestigioso. Moni Ovadia sarà Nicodemo; Mascia Musy presterà il suo volto a Maria; Simonetta Cartia sarà la Maddalena. Altri attori di spessore costituiscono il cast. Il Dramma Sacro rappresenta per i vittoriesi un evento di enorme impatto, non solo dal punto di vista religioso ed emotivo, ma anche sotto il profilo del folclore e della tradizione. E’ una rappresentazione sacra che non è comune a nessun’altra celebrazione del territorio riguardante la Passione. Lo testimonia anche il riconoscimento conseguito come bene immateriale del patrimonio storico e artistico della nostra terra. Nella narrazione del presente (la morte e sepoltura del Cristo) si evoca il passato, il Messia venuto dalla terra di Galilea per redimere il mondo nell’antica provincia dell’impero romano guidato da Tiberio. Per la città è un appuntamento di memoria collettiva che si rinnova, unico nel panorama ibleo. L’obiettivo della città è quello di ottenere il riconoscimento di tutto il contesto dei luoghi della Passione di Cristo, del Calvario e del suo Tempio, e dell’intera manifestazione come Bene UNESCO.