Attualità
Abusi e silenzi, la mappa siciliana delle violenze in chiesa
È quanto emerge dal nuovo report di “Rete L’Abuso”, che fotografa un fenomeno ancora sommerso
Dietro le mura di tante parrocchie e istituti religiosi, in Sicilia, c’è un dolore che per anni è rimasto nascosto. Un dolore che oggi emerge dai numeri: 103 casi documentati di abusi sessuali commessi in ambito ecclesiastico, con 270 vittime accertate dal 2000 a oggi. Lo rivela il nuovo report di “Rete L’Abuso”, la rete nazionale che da oltre dieci anni raccoglie testimonianze e dati su questo fenomeno.
Una mappa che racconta una ferita diffusa: 10 casi ad Agrigento, 9 a Caltanissetta, 14 a Catania, 7 a Enna, 16 a Messina, 20 a Palermo, 6 a Ragusa, 11 a Trapani e 10 a Siracusa. Nessuna provincia esclusa. In 86 episodi l’abusante è un sacerdote, in 4 un catechista, in 16 un laico e in un caso un educatore scout. Le vittime sono quasi sempre minorenni – 256 su 270 – e in larga parte maschi. Solo 28 le donne, e 12 gli adulti, tra cui anche una persona con disabilità. Tutti i casi censiti derivano da denunce dirette o da riscontri nelle cronache giudiziarie.
A livello nazionale, la rete ha raccolto oltre 4.396 testimonianze, e ha identificato 1.106 religiosi riconducibili a episodi di abuso. A questi si aggiungono i casi che coinvolgono i vescovi accusati di omissioni o insabbiamenti. E in questi giorno l’attenzione resta alta anche sul processo per falsa testimonianza a carico del vescovo di Piazza Armerina, monsignor Rosario Gisana, legato al caso Rugolo, il cui iter è entrato in fase pre-dibattimentale lo scorso 29 ottobre. Un problema non solo giudiziario ma culturale e morale e per questo Zanardi invita sempre a denunciare alla magistratura ogni abuso. Vicende diverse, ma unite da una sola richiesta: verità e giustizia per chi ha subito in silenzio.