Catania

Aci Bonaccorsi: villa abusiva, area di avvocato e cantiere

La scoperta è stata fatta dai carabinieri

di Leuccio Emmolo -

L’area sulla quale sorge la villa abusiva e’ di un avvocato; il cantiere, di un mafioso. A scoprirlo ad Aci Bonaccorsi, ai piedi dell’Etna, sono stati i carabinieri della compagnia di Acireale e quelli di Viagrande, con il supporto del 12 Reggimento “Sicilia” e dei colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania. L’edificio e’ in una traversa di via Barbagalli, in area residenziale non lontana dal centro del paese, ed e’ quasi finito: si tratta di due immobili di circa 60 mq ciascuno, ben rifiniti, anche con muratura in pietra lavica, la stessa utilizzata per il muro a secco di cinta. Il cantiere, che impiegava tre operai in nero, era gestito da un noto pregiudicato mafioso locale, sorpreso sul posto in possesso di tutte le chiavi d’accesso della villa. L’uomo, gia’ arrestato in passato dai carabinieri, poiche’ ritenuto uno degli esponenti di maggior spessore del “clan Laudani”, aveva anche subito in passato il sequestro di diversi immobili, per un valore di circa 2 milioni di euro.

Il cantiere era privo di autorizzazioni e dei nulla osta del genio civile e quello paesaggistico. L’area e’ stata sequestrata mentre il capo cantiere e’ stato denunciato stavolta per la violazione della normativa per la sicurezza sul lavoro e della legislazione sociale, venendo sanzionato anche per l’impiego dei lavoratori a nero, con la conseguente sospensione dell’attivita’. I carabinieri si sono poi accorti che sul terreno limitrofo, in un’altra area cantierile, altri operai costruivano un muro di cinta, senza le idonee misure di sicurezza. Per questo motivo, anche il loro datore di lavoro e’ stato deferito in stato di liberta’. Ammontano, a circa 60.000 euro le sanzioni pecuniarie complessivamente comminate.