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Aeroporto Comiso, alla ricerca di una identità chiara

I vertici provinciali di Fratelli d'Italia si erano mostrati piuttosto critici nei confronti della SAC

di Chiara Scucces -

“L’aeroporto di Comiso, rappresenta una infrastruttura strategica per l’intero sistema dei trasporti siciliano”. A dirlo, a distanza di qualche giorno dalla riunione che si è tenuta alla provincia, è la SAC, la società di gestione degli aeroporti di Catania e di Comiso, appunto, accusata spesso di non aver interesse a  far abbastanza per valorizzare e potenziare l’infrastruttura iblea. Sac, a margine dell’incontro al quale ha partecipato anche l’AD Nico Torrisi, si dice da sempre impegnata nel garantire al Pio La Torre un’identità chiara e stabile, attesa da anni. Qualche ora prima di queste dichiarazioni, i vertici provinciali di Fratelli d’Italia si erano mostrati piuttosto critici nei confronti della SAC.  

Il senatore Salvo Sallemi, il deputato regionale Giorgio Assenza, il coordinatore provinciale Giovanni Moscato avevano ricordato gli interventi effettuati dal governo nazionale e dal governo regionale a sostegno dell’infrastruttura e chiedevano alla società di gestione di invertire la rotta e produrre risultati concreti, auspicando  che nel prossimo rinnovo del cda della Sac il territorio ibleo possa esprimere una figura autorevole per rappresentare le istanze della provincia e del Sud Est. E’ indubbio che il futuro dell’aeroporto di Comiso debba essere garantito dal comune obiettivo di sostenere un asset strategico non solo per la Sicilia orientale ma per l’intera regione. Per questo è fondamentale indirizzare l’impegno e le energie di tutte le parti nel progetto di rilancio dell’infrastruttura. Ed infatti alla riunione di venerdì scorso, diversi attori istituzionali erano stati invitati, affinchè ognuno offrisse il proprio contributo

Tasto indispensabile per il rilancio dell’aeroporto, le infrastrutture a servizio dello scalo. Dai trasporti pubblici, all’autostrada Sr-Gela ferma a Modica; discutere del futuro del Pio La Torre solo affrontando la questione delle rotte, importantissima ma claudicante se isolata, non porta da nessuna parte a lungo termine.