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Aeroporto Comiso, si torna a parlare con Ryanair

È stata inviata una richiesta ufficiale a Ryanair da parte della Presidente del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Maria Rita Schembari; l'obiettivo è valutare il ripristino dei collegamenti aerei con l'aeroporto "Pio La Torre" di Comiso. Si attendo di sapere quale compagnia si aggiudicherà la continuità territoriale; le procedure sono accompagnate da critiche e sospetti. Vediamo

di Chiara Scucces -

Il territorio tornerà a parlare con Ryan Air; la presidente del Libero Consorzio Comunale di Ragusa ha già inviato una richiesta di comunicazione ufficiale alla compagnia low cost recependo ciò che si era concordato durante l’ultimo tavolo tecnico sulle prospettive dell’aeroporto Pio La Torre. E’ indubbio che da quando la compagnia irlandese ha lasciato lo scalo comisano, lo stesso non abbia più avuto lo stesso numero di voli e passeggeri registrato in passato; partendo da questo assunto e alla luce dei finanziamenti che il territorio sta investendo attraverso i fondi Ex Insicem e la Regione, è stato ritenuto opportuno interloquire direttamente con Ryan Air e senza la mediazione della SAC

Si rimane in attesa di una risposta da parte della compagnia low cost, così come si rimane in attesa di avere la conferma che solo AeroItalia abbia partecipato al bando per la continuità territoriale che dovrà garantire dal primo novembre biglietti per Roma e Milano ad un prezzo fisso  e agevolato per i residenti. La Presidente Schembari conferma come Ita Airways si fosse chiamata fuori già da tempo; pare che Volotea avesse tutta la documentazione necessaria per partecipare al bando ma che alla fine abbia fatto valutazioni diverse. Rimane AeroItalia che lunedì è stata già convocata in audizione da ENAC che sta gestendo la procedura di questo bando europeo; a questo proposito la presidente Schembari vuole replicare a chi vede con sospetto questa unica partecipazione al bando e ricorda come AeroItalia sia la stessa compagnia che ha creato non pochi problemi allo scalo comisano

Ricordiamo che le tariffe sotto la continuità territoriali hanno un tetto massimo che va dai 38 ai 54 euro a secondo della tratta, sempre e indipendentemente dall’anticipo con cui si acquistano i biglietti; se al bando avesse partecipato più compagnie, le stesse avrebbero fatto offerte al ribasso, determinando prezzi ancora più convenienti.