Attualità
Aeroporto: Fnaarc, ‘Ci vuole un tempestivo cambio di passo’
Un destino triste quello dell'aeroporto di Comiso. Sulla gestione dell'aeroporto di Sac e Soaco si registra oggi l'intervento di Salvo Ingallinera presidente provinciale di Ragusa della Federazione nazionale associazioni agenti e rappresentanti di commercio
Sulla gestione dell’aeroporto di Comiso da parte di SOACO e SAC c’è una lettera del presidente provinciale di Ragusa della Federazione nazionale associazioni agenti e rappresentanti di commercio, Salvo Ingallinera, che critica pesantemente, come detto, la gestione da parte di SOACO prima e SAC oggi.
Il presidente provinciale Fnaarc, esprime la crescente preoccupazione sulla vicenda al presidente provinciale di Confcommercio, Gianluca Manenti, al quale è indirizzata la lettera. Ingallinera chiede un intervento immediato per salvare lo scalo ibleo e per trovare delle soluzioni adeguate.
“Nel corso degli ultimi anni, abbiamo osservato con crescente preoccupazione una serie di anomalie e inefficienze che, a mio avviso, scrive Ingallinera, hanno compromesso non solo l’immagine del nostro aeroporto, ma anche lo sviluppo economico e turistico della provincia iblea. A fronte dell’obiettivo di passeggeri di un milione da raggiungere entro il 2019, la migliore “annata” è stata il 2016 quando si sono registrati 456.000 passeggeri in transito: quindi, di fatto, non si è mai riusciti a raggiungere nemmeno il 50% dell’obiettivo. Ciò ha portato all’inevitabile acquisizione da parte di SAC che ha rappresentato per il nostro territorio una sonora sconfitta, oggi a ben vedere. All’inizio dell’anno, l’allarme è diventato tangibile.
Nessun nessun piano di sviluppo industriale è stato pubblicato e ancora non era stato presentato il piano dei voli per la stagione estiva 2023. Sono seguite rassicurazioni da parte di SAC e, conseguentemente, il 22 aprile è arrivata la notizia del repentino abbandono da parte di Ryanair a partire dal 5 maggio. Tutto questo se aggiunto alla mancanza di una comunicazione chiara, ha portato, a un vistoso calo di presenze dall’estero nella nostra provincia. Ingallinera aggiunge: “L’incendio all’aeroporto di Catania ha completato il quadro mettendo in evidenza carenze infrastrutturali, amministrative, logistiche e programmatiche tali da indurre i malcapitati viaggiatori, costretti ad improbabili trasferte sui distanti aeroporti di Trapani e Palermo, a definire la situazione tra “kafkiana e fantozziana”, sottolinea. Nonostante la grave situazione, la SAC non ha potenziato l’aeroporto di Comiso e si parla di nuovo di hub cargo. Siamo convinti, conclude Salvo Ingallinera, che un aeroporto efficiente e ben gestito possa rappresentare una leva fondamentale per l’attrazione di turisti e investitori e che possa contribuire significativamente alla crescita economica dell’intera provincia di Ragusa.