Attualità

“Malato Terminal”

Aeroporto di Comiso: passato e futuro

di Emiliano Di Rosa -

La riunione al Libero Consorzio Comunale di Ragusa, il Comitato a Difesa e Sviluppo dell’aeroporto degli Iblei sulla Rai: oggi è un’altra giornata di intensa discussione sul Pio La Torre, l’aeroporto di Comiso tristemente vuoto! Nelle ultime settimane, come ciclicamente avviene da 12 anni, abbiamo avuto un picco di interesse e il remake del film già visto “la grande crisi” o “la grande beffa”, a piacere vostro. Il peccato originale di questa infrastruttura è sempre la gestione affidata, dalla sua apertura nel 2013, alla SAC di Catania con i catanesi che lo hanno considerato una loro appendice: buono per dirottare qualche arrivo durante le emergenze per la cenere dell’Etna e poco altro. Qualche esponente politico ha almeno avuto l’onestà di ammetterlo, Giorgio Assenza l’anno scorso ai nostri microfoni ad esempio. La Società Aeroporto di Comiso è sempre stata succube della Società Aeroporto di Catania. Punto. I due rappresentanti iblei in seno alla gestione dell’aeroporto sono storicamente Rosario Dibennardo (comisano, imprenditore alberghiero) e Sandro Gambuzza (sciclitano, imprenditore nell’agroalimentare): nessuno dei due aveva nel curriculum competenze per la gestione e lo sviluppo aeroportuale. Il numero uno della SAC, Nico Torrisi, è personaggio di potere a Catania e più volte ha annunciato investimenti e impegno per fare “decollare” il Pio La Torre: i dati sui passeggeri lo smentiscono in pieno da parecchi ammi. L’ipotesi del “cargo” ovvero gli aerei per il trasporto merci, è una chimera per tanti motivi, alcuni dei quali spiegammo in un reportage “Aeroporto di Comiso, nun c’è nuddu”. La compagnia Ryanair oggi gestisce circa il 50% dei voli nazionali in Italia: quando è andata via da Comiso chiaramente è stata la ciliegina sulla torta e infatti da allora i già pochi voli e passeggeri sono diventati pochissimi! Il sindaco di Acate, Gianfranco Fidone, con una riuscita operazione mediatica sta incalzando la neo eletta presidente dell’ex provincia di Ragusa, Maria Rita Schembari da cui è stato sconfitto proprio alle recenti elezioni. Il Comitato a Difesa e Sviluppo dell’aeroporto degli Iblei, referente Antonio Prelati, appoggia Fidone. Gli osservatori esterni però stanno notando come, soprattutto i loro sostenitori sui social, rischino di buttarla in caciara verbale quando, invece, questa potrebbe essere l’occasione (forse l’ultima) per un fronte comune a difesa dell’Aeroporto di Comiso o meglio di quel che ne resta. Perché bisogna anche dire, con franchezza e onestà intellettuale, che se il malato è ormai terminale (o meglio “terminal” visto che siamo in aeroporto) non riuscendo a donargli un nuovo soffio di vitalità e dignità c’è pure l’ipotesi di sopprimerlo, cioè chiuderlo!