Catania

Aeroporto operativo, Etna effetto Roccaraso

Intanto lo spettacolo dell'Etna richiama tanti turisti sulla sommità del vulcano, appello alla sicurezza

di Sergio Randazzo -

L’aeroporto di Catania torna a funzionare a pieno regime. La Sac, società che gestisce lo scalo, ha annunciato che l’Unità di crisi ha disposto la riapertura degli spazi aerei a Est del vulcano Etna, in particolare i settori A3 e A3 bis. L’attività di volo da e per l’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini è quindi ripresa senza ulteriori limitazioni.

La chiusura temporanea degli spazi aerei era stata decretata a causa dell’intensa attività esplosiva dell’Etna, che aveva generato una nuvola di cenere vulcanica a bassa quota. L’operatività completa dello scalo consente ora il regolare svolgimento dei voli in entrata e in uscita.

L’eruzione dell’Etna, iniziata il 6 febbraio, attira migliaia di turisti, creando ingorghi sulle strette strade del vulcano. Come a Roccaraso in alta stagione, il traffico congestionato impedisce il passaggio dei mezzi di soccorso, aumentando i rischi. La Protezione civile siciliana ha lanciato un allarme, sottolineando la necessità di bilanciare l’esperienza unica del vulcano con la sicurezza, per evitare tragedie e garantire un intervento tempestivo in caso di emergenza. Sul fronte sicurezza, i militari della guardia di finanza, come testimoniano queste immagini, sono intervenuti per portare in sicurezza un escursionista, infortunatosi alla caviglia e impossibilitato a proseguire la marcia. In meno di mezz’ora, l’infortunato, con segni di ipotermia e dolore alla caviglia, è stato trasportato in barella e trasferito all’ospedale. Nel frattempo, l’eruzione continua a richiamare numerosi curiosi. Il fronte lavico ha superato la pista Altomontana, rendendo ancora più pericoloso l’accesso in zona. Si raccomanda di mantenere almeno 300 metri di distanza dalla colata lavica, data la presenza di neve, ghiaccio e il rischio di cambiamenti meteorologici improvvisi.