Attualità

Aggressione ai danni di una 13enne, emessi 3 Daspo Willy

La Questura ha anche predisposto controlli ulteriori in provincia per arginare il fenomeno della devianza giovanile

di valentina di rosa -

Non potranno più accedere agli esercizi pubblici e nei locali di pubblico intrattenimento o sostare nelle vicinanze per due anni le tre ragazze, due di 15 anni e una di 14, destinatarie del provvedimento DASPO “Willy” a causa delle gravi condotte messe in atto rendendosi autori del pestaggio ad Avola il 26 aprile nella frequentata zona di viale Pierasanti Mattarella nei confronti di una 13enne accerchiata e aggredita. La misura è stata emessa dalla Questura di Siracusa, a seguito di istruttoria della Divisione Anticrimine.

La Questura inoltre rende noto che nei prossimi giorni nel siracusano verranno organizzati dei servizi di controllo nei luoghi di aggregazione giovanile finalizzati a reprimere il fenomeno che in tutta Italia sta creando enorme preoccupazione.

E proprio su questi ultimi fatti di cronaca che vedono protagonisti giovanissimi interviene l’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Francesco Lomanto nel suo discorso, pronunciato in occasione della Festa del Patrocinio di Santa Lucia, e rivolgendosi alle migliaia di persone che hanno affollato Piazza Duomo a Siracusa.

“Dolore e vergogna – ha detto – per quanto sta accadendo tra le nostre case, le nostre strade, le nostre città. La violenza tra giovanissimi, esplosa in maniera violenta in queste settimane necessita di una riflessione. In un mondo dove la sopraffazione, la violenza e il bullismo sembrano prendere il sopravvento dobbiamo ritornare a seminare quei valori che non tramontano mai e che papa Francesco ci ha indicato guardando al martirio di Santa Lucia. Non può esistere nessuna autentica forma di comunità – ha proseguito- se non alimentiamo lo spirito della carità, della solidarietà e della fratellanza. Promuovere una cultura di solidarietà è essenziale -ha detto l’arcivescovo- per prevenire e sconfiggere ogni forma di male e di cattiveria. Combattere il male richiede uno sforzo collettivo e continuo, perché solo stando uniti possiamo costruire un mondo più gentile, più giusto e più inclusivo per tutti”.