Palermo

Agricoltori in protesta, “Senza terra, niente cibo e niente futuro”

Altre proteste sono in programma anche in altre zone dell'isola, come ad Agrigento

di piero messina per sicilia on demand -

Palermo come Berlino, anche gli agricoltori siciliani scendono in piazza per difendere la terra, la salute e l’economia

Per Francesco Calderone, imprenditore agricolo e tra i leader della protesta, “ci sono grosse responsabilità della politica che si è piegata agli interessi delle multinazionali. Se non difendiamo la terra, non c’è futuro e le conseguenza saranno gravi anche per la difesa ambientale”.

C’è una linea comune, un fronte comune che lega le proteste degli agricoltori in tutta Europa. Nel mirino ci sono le politiche dell’Unione, poggiate sugli interessi delle mutlinazionali. A Palermo, poi, insieme agli agricoltori sono scesi a protestare anche gli studenti. Perché uccidere l’agricoltura, significa uccidere il futuro della Sicilia.

Antony Graziano, studente universitario, sostiene che “la protesta degli agricoltori deve essere la protesta di tutti i cittadini. Non è possibile accettare che ogni anno i migliori giovani se ne vada via dalla Sicilia. E non è accettabile che venga distrutto il patrimonio agroalimentare della nostra regione”. In primo piano la drammatica crisi del terziario stretto in una presa mortale dalle regole di Bruxelles, dalle pressioni delle Grande distribuzione e dal rischio di desertificazione ambientale. Antonio Crapa, coltivatore diretto è arrivato a Palermo alla guida del suo trattore: “Ci vogliono portare via le terre per fare i campi fotovoltaici. Ma poi, sulle tavole, ai vostri figli cosa darete da mangiare?”

Difesa del territorio, delle aziende ma anche un alert ai consumatori: se crolla la filiera agroalimentare sulle nostre tavole arriverà cibo sintetico, cibo spazzatura.