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Agricoltura iblea al bivio: seduta del consiglio provinciale

Il Consiglio Provinciale di Ragusa ha risposto con fermezza al grido d'allarme degli agricoltori locali, denunciando le criticità che stanno strangolando il settore: costi insostenibili, concorrenza sleale e un debito crescente. La presidente Maria Rita Schembari ha ribadito il pieno sostegno dell'ente

di Pinella Rendo -

Il settore agricolo ibleo è sull’orlo del baratro e il Consiglio Provinciale di Ragusa non intende restare a guardare. Nella seduta di ieri l’assise provinciale ha fatto proprie le accorate istanze degli operatori del settore, tracciando un quadro allarmante delle difficoltà che stanno mettendo in ginocchio l’economia rurale locale. A dominare il dibattito sono stati i costi di produzione divenuti ormai insostenibili, l’aggressiva e spesso sleale concorrenza da parte di Paesi extra-UE che operano senza gli stessi vincoli normativi e una crescente esposizione debitoria, aggravata dagli strascichi della pandemia e dalle recenti crisi internazionali.

La presidente del Libero Consorzio, Maria Rita Schembari, ha riportato in Aula le pressanti rivendicazioni emerse dai confronti diretti con gli agricoltori, ribadendo il fermo sostegno dell’ente. L’obiettivo è chiaro: elaborare un ordine del giorno unitario da trasmettere con forza all’Assessorato Regionale all’Agricoltura, al Ministero competente e direttamente alla Commissione Europea. “Gli agricoltori  che rispettano le regole ambientali, le hanno integrate nei propri modelli aziendali – ha dichiarato la Presidente –  non possono essere penalizzati da un mercato che non garantisce condizioni eque, dove i nostri produttori si trovano a competere con merci provenienti da Paesi non soggetti agli stessi vincoli normativi.” Il nodo centrale della questione, come evidenziato dalla Schembari, risiede nei costi di produzione ormai alle stelle, esacerbati dai conflitti internazionali e dal vertiginoso rincaro dell’energia.

A ciò si aggiunge la crescente difficoltà nel rispettare normative europee sempre più complesse e spesso più rigide rispetto a quelle applicate altrove.  L’ampio e trasversale dibattito in Aula ha fatto emergere diverse proposte concrete per affrontare la crisi.  Il consigliere Federico Chinnici, titolare della delega all’Agricoltura, ha raccolto le istanze e confermato l’impegno dell’Amministrazione.  L’obiettivo è ora la definizione di un documento unitario, espressione della volontà dell’intero Consiglio provinciale, che sarà discusso e votato nella seduta già convocata per giovedì prossimo. L’intento è chiaro: trasformare il confronto in azioni istituzionali concrete e incisive, a tutela del futuro dell’agricoltura e della zootecnia del territorio ragusano.