Cultura

Al Teatro Greco la Prima dell’Aiace di Sofocle

Ieri al Teatro Greco di Siracusa è andata in scena la prima dell'Aiace di Sofocle, ancora in programmazione fino al 7 giugno. La regia è di Luca Micheletti, figlio d'arte da quattro generazioni

di melania sorbera -

Neanche i suoi marinai, l’abbraccio del figlioletto o l’amore di Tecmessa distolgono dal suicidio. Terribile, dunque, tragica nel finale l’opera di Sofocle messa in scena, ieri la prima, al Teatro Greco di Siracusa, con la regia di Luca Micheletti, musiche originali di Giovanni Sollima; scene e luci di Nicolas Bovey; costumi di Daniele Gelsi in collaborazione con Elisa Balbo; coreografie di Fabrizio Angelini; aiuto regista Benedetto Sicca; direttore di scena Giovanni Ragusa. La dea Atena si vendica del valoroso Aiace, che aveva superbamente rifiutato in battaglia aiuti divini, e gli offusca la mente.

Aiace si vanta di aver fatto strage degli Atridi, mentre ha macellato del bestiame; Odisseo prova pietà per lui e Atena lo deride. Presto l’eroe torna in sé e si rende conto della realtà e del ridicolo. Né i suoi marinai di Salamina, né la concubina Tecmessa, né l’abbraccio del figlioletto lo distolgono dal suicidio, che compie allontanandosi e ingannando tutti.

L’ultima parte della tragedia è una discussione tra gli Atridi, che negano ad Aiace una sepoltura onorevole, e Ulisse con Teucro, che la pretende e prevale. (440 a. Ch). Se rifiuti un aiuto, in questo caso “divino”, prevale la morte anche se per una scelta di tracotanza, di arroganza. L’isolamento morale dell’eroe. L’eroe che viene punito perché vuole portare a termine da solo la sua missione.