Agrigento

Alleanza tra cosche per droga, 97 arresti

Disarticolata con la maxi operazione Millennium una rete di traffico di droga operante in diverse città d'Italia

di valentina di rosa -

Disarticolata con la maxi operazione Millennium una rete di traffico di sostanze stupefacenti nata da alleanza tra cosche: 200 gli indagati e 97 i provvedimenti cautelari. Diverse le città coinvolte tra cui Agrigento in Sicilia. Dalle prime luci dell’alba di oggi, infatti, a Reggio Calabria, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Nuoro, Bologna, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Roma, Rimini, Verona, Agrigento e Torino, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, supportati in fase esecutiva dai militari dei Comandi Provinciali competenti per territorio, dal ROS, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e Sicilia, dal 14° Battaglione “Calabria”, dal Nucleo Cinofili e 8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia ed inoltre con il supporto dell’Unità ICAN (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta) dello S.C.I.P. per gli aspetti di cooperazione internazionale di Polizia, hanno eseguito la vasta operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.

Interessate alcune tra le più importanti cosche di ndrangheta i cui sodali sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, concorso esterno all’associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico, anche internazionale, di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, scambio elettorale politico mafioso e

detenzione e porto di armi. Eseguite tre ordinanze di custodia cautelare emesse dall’ufficio GIP del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della DDA, nei confronti di 97 indagati, di cui 81 in carcere e 16 agli arresti domiciliari, il sequestro preventivo di due società attive nella ristorazione e nell’edilizia ritenute riconducibili agli indagati e utilizzate per favorire le attività illecite dell’associazione.

La gestione del traffico di stupefacenti come ramo d’azienda dell’organizzazione mafiosa. La gestione del traffico di stupefacenti, affidata dalle cosche, in regime di monopolio, si è avvalsa di una struttura stabile ed organizzata frutto di un’alleanza tra i locali dei tre “mandamenti” della provincia di Reggio Calabria. Questa struttura si è occupata, tra l’altro, di importare dall’estero (specialmente Colombia, Brasile e Panama) ingenti quantitativi di cocaina occultata in container imbarcati su navi, e alla successiva esfiltrazione attraverso il porto di Gioia Tauro, sfruttando la compiacenza di squadre di operatori portuali per poi distribuirla in tutto il territorio nazionale, attraverso la struttura organizzata e diretta dalle cosche.

Sono state riscontrate le attività estorsive delle cosche nei confronti di commercianti e imprenditori, oltre alla capacità di infiltrazione nelle pubbliche amministrazioni.